Detenuto muore suicida a Regina Coeli, Uilpa: «Il secondo in 12 ore»
Il 72esimo suicidio da inizio anno
È un uomo di 50 anni, arrestato lo scorso 25 agosto per maltrattamenti in famiglia, il detenuto che ha deciso di farla finita questa mattina, intorno alle 6.45. L'uomo è stato trovato impiccato nella sua cella del carcere romano di Regina Coeli. È il secondo detenuto suicida in 12 ore, il 72esimo dall'inizio dell'anno.
Morto suicida in carcere, De Fazio: «Strage senza fine»
L'ultimo suicidio è avvenuto ieri pomeriggio, nel carcere di Ariano Irpino. Era un ragazzo nigeriano di 32 anni che stava scontando una pena per reati connessi all’immigrazione clandestina e altro. Il giovane è stato trovato impiccato nella sua cella della Casa Circondariale, inutili i i soccorsi dei baschi azzurri e degli operatori sanitari.
«A queste morti, vanno aggiunti i 7 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita nel 2024. Una strage senza fine e senza precedenti che certifica, ancora una volta, il fallimento più totale del sistema carcerario», ha commentato Gennarino De Fazio, segretario generale della UIlpa polizia penitenziaria, che ha dato la notizia del suicidio di oggi.
Suicidi: «Silenzio sostanziale e di Nordio e Meloni»
«Il silenzio sostanziale del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla crisi sempre più profonda delle carceri non solo preoccupa, ma è da irresponsabili. Servono interventi urgenti e tangibili per deflazionare la densità detentiva, potenziare il Corpo di polizia penitenziaria e assicurare l’assistenza sanitaria e psichiatrica. Vanno avviate riforme complessive per reingegnerizzare le prigioni e riorganizzare la Polizia penitenziaria. Siamo a un passo dal baratro», conclude De Fazio.
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