Papa Francesco, Sala stampa vaticana: «Condizioni stabili con alcuni piccoli miglioramenti»
Aggiornamento: 2 giorni fa
Al momento i medici non si espongono rispetto alla data delle dimissioni

«Anche questi ultimi giorni in ospedale di Papa Francesco sono trascorsi tra le terapie mediche e farmacologiche e la fisioterapia motoria e respiratoria». Lo riferisce la sala stampa Vaticana nell'ultimo bollettino medico di venerdì 21 marzo. Il pontefice ha svolto l'«attività lavorativa, per quanto gli è stato possibile» alternandola alla preghiera, fa sapere la Santa sede che ha definito
anche oggi «stabili ma con alcuni piccoli miglioramenti» sia nella mobilità che nell'ossigenazione le condizioni del Papa. Nelle scorse notti , secondo il bollettino, è stata sospesa la ventilazione meccanica non invasiva e sostituita con l'ossigenazione ad alti flussi. Durante il giorno il Pontefice ha ridotto, quindi, l'ossigenazione ad alti flussi per ricevere ossigeno solo coi naselli.
A oltre un mese dal ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, Papa Francesco continua a essere attentamente monitorato. Al momento i medici non si espongono rispetto alla data delle dimissioni.
Aggiornamenti medici recenti
In merito agli ultimi aggiornamenti della Santa Sede il Papa riuscirebbe per alcuni brevi momenti, come gli spostamenti, a stare anche senza ossigeno. Un dato testimoniato dall'ultima foto foto condivisa, dove Papa Francesco è comparso senza ossigeno.
Secondo quanto riferito dalla sala stampa Vaticana il Pontefice alterna all'ossigeno ad alti flussi anche una ossigenazione non ad alti flussi, oltre la ventilazione meccanica che gli viene somministrata per alcune ore della notte.
In merito al gonfiore della mano destra di Papa Francesco, che in molti hanno notato nella foto diffusa dal Vaticano, «è diretta conseguenza della minori mobilità» del Pontefice in questo mese di ospedalizzazione al Policlinico Gemelli di Roma, spiegano dal Vaticano.
Il messaggio del Papa
Giovedì 6 marzo Papa Francesco ha inviato un messaggio, diffuso prima della recita del rosario in Piazza San Pietro. La sua prognosi resta riservata.
«Vi ringrazio di cuore per le preghiere per la mia salute. Dalla Piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e la Vergine vi protegga. Grazie».
Queste le parole del Pontefice in un breve messaggio audio in spagnolo, trasmesso giovedì prima della preghiera serale delle 21, organizzata ogni giorno della scorsa settimana per invocare la sua guarigione.
Nell'audio, registrato giovedì al Policlinico Gemelli, la voce del Papa è apparsa debole e affaticata. La Sala Stampa Vaticana ha riferito che il Santo Padre è profondamente toccato dalle numerose testimonianze di affetto ricevute e riconoscente per le preghiere del popolo di Dio.
Vista la stabilità del quadro clinico il prossimo bollettino medico verrà diffuso nella giornata di sabato, fanno dunque sapere dalla Santa Sede. Nel frattempo Bergoglio, ricoverato al Gemelli, ha dedicato la giornata ad alcune attività lavorative nel corso della mattina e del pomeriggio, alternando il riposo e la preghiera. E, prima di pranzo, ha ricevuto l'Eucarestia.
Papa, nuove nomine episcopali dal Gemelli
Nonostante il ricovero, Papa Francesco continua a portare avanti le sue attività pastorali e amministrative. Dal Policlinico Gemelli ha provveduto alla nomina di due nuovi vescovi. In Venezuela, ha nominato Mons. Ángel Francisco Caraballo Fermín come arcivescovo metropolita di Cumaná, trasferendolo dalla diocesi di Cabimas. In Spagna, ha scelto padre Ángel Román Idígoras, del clero della diocesi di Alcalá de Henares, come nuovo vescovo della diocesi di Albacete.
Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma il 14 febbraio 2025 a causa di una bronchite con infezione polimicrobica, complicata successivamente da una polmonite bilaterale. Durante la degenza, ha affrontato episodi di broncospasmo che hanno richiesto ventilazione meccanica non invasiva.
Al ventesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli, resta in condizioni stazionarie, senza nuovi episodi di insufficienza respiratoria. I medici, però, mantengono la prognosi riservata data la complessità del quadro clinico. Il Pontefice prosegue con ossigenoterapia ad alti flussi e ventilazione meccanica non invasiva, intensificando anche la fisioterapia respiratoria e motoria.
Durante la giornata, il Papa ha ricevuto le Sacre Ceneri e l'Eucarestia, ha lavorato e ha telefonato a Padre Gabriel Romanelli della parrocchia Sacra Famiglia di Gaza. Il Vaticano conferma che la polmonite è in fase di sviluppo ordinario, ma richiede ancora tempo per migliorare.
Nell'omelia del Mercoledì delle Ceneri, letta dal cardinale Angelo De Donatis, il Papa ha sottolineato la fragilità umana: "Siamo polvere e in polvere ritorneremo", esortando alla speranza nella Resurrezione. L'umore del Pontefice rimane buono e il suo atteggiamento collaborativo.
Gualtieri: «I romani gli vogliono bene»
«Vorrei davvero mandare un saluto e un abbraccio a papa Francesco, siamo tutti felici di leggere che sta migliorando, pensiamo a lui, preghiamo per lui e siamo davvero così attenti e aspettiamo di vederlo tornare dentro il Giubileo, nella Chiesa e nella sua opera straordinaria», ha detto il sindaco Roberto Gualtieri, intervenuto ai microfoni di Radio Vaticana nella mattinata di venerdì 28 febbraio. E ha aggiunto: «Ho un rapporto bellissimo con il Santo Padre e ogni volta che lo vedo sono commosso dalla sua capacità di esercitare il suo ministero, in modo profondo e allo stesso tempo vicino alle persone. È veramente una persona straordinaria, i romani gli vogliono bene».
Papa Francesco, la preghiera dei fedeli
Da giorni, intanto, sotto le finestre del decimo piano del Policlinico Gemelli dove è ricoverato il Pontefice, si radunano numerosi fedeli.
Pregano, recitano il Rosario e l'Ave Maria, lasciando fiori e messaggi di auguri ai piedi della statua di Papa Giovanni Paolo II.
Tra i presenti, in questi giorni anche il Movimento Cristiano Lavoratori che ha voluto esprimere la propria vicinanza con uno striscione che recita: «Oggi più che mai c’è bisogno di te Francesco».
Papa Francesco e il Concistoro per la canonizzazione di due beati
Il 25 febbraio, Papa Francesco ha convocato un Concistoro per la canonizzazione di due beati: il medico venezuelano Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros e l'italiano Bartolo Longo. La notizia è stata diffusa tramite il Bollettino della Sala Stampa Vaticana, in seguito a un incontro con il cardinale Pietro Parolin e l'arcivescovo Edgar Peña Parra.
Il Concistoro è un'assemblea ufficiale dei cardinali presieduta dal Papa. È una delle occasioni ecclesiastiche più importanti, in cui vengono affrontate questioni di grande rilievo per la Chiesa. E, sebbene sia stato convocato, la data esatta del suo svolgimento non è ancora stata stabilita.
Nessuna rinuncia al pontificato: smentite le speculazioni
Alcuni hanno erroneamente collegato la convocazione del Concistoro a una possibile rinuncia di Papa Francesco, facendo un parallelo con la storica decisione di Benedetto XVI.
L'11 febbraio 2013, infatti, l'ex Pontefice annunciò la sua dimissione al termine di un Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Diverse fonti hanno comunque smentito un'analogia tra i due eventi, sottolineando che Papa Francesco non ha intenzione di lasciare il pontificato.
L'ultimo Concistoro di Papa Francesco
Non è la prima volta che Papa Francesco convoca un Concistoro. L'ultimo si è svolto il 7 dicembre 2024 nella Basilica di San Pietro, durante il quale sono stati creati 21 nuovi cardinali.
Questo evento ha rappresentato il decimo Concistoro del suo pontificato, confermando la sua volontà di continuare a guidare la Chiesa cattolica.
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