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Cavalli maltrattati, violazioni del codice stradale e nessuna fattura: la denuncia contro le botticelle romane

  • Immagine del redattore: Anita Armenise
    Anita Armenise
  • 29 ott 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 30 ott 2024

L'associazione Animaliberaction ha condotto un'investigazione in incognito portata avanti sulle botticelle romane durante i mesi estivi

botticelle

Le immagini rese note dall'associazione anti-specista mostrano cavalli con evidenti segnali di stress e dolore costretti a trainare le botticelle sotto al sole cocente, pagamenti senza fatture e violazioni del codice della strada. «Chiediamo con decisione che i cavalli smettano di essere maltrattati e sfruttati», è la rivendicazione dell'associazione Animaliberaction dopo l'investigazione in incognito portata avanti sulle botticelle romane durante i mesi estivi.


Attraverso le immagini che il team ha effettuato nei mesi estivi e al loro ufficio legale, l'associazione sta procedendo a vari esposti e denunce alla guardia di finanza per evasione fiscale, alla procura della repubblica di Roma e al comune di Roma per maltrattamento animale e uno alla polizia municipale di Roma per violazione del codice della strada.


L'associazione: «Contiamo sull'aiuto del Comune»

«Attraverso queste immagini - sottolinea Fabiana Giudizioso segretario di AnimaLiberAction - stiamo dando seguito alle azioni legali necessarie. Chiediamo che la pratica delle botticelle venga riconvertita in un lavoro etico, la capitale non può continuare ad accettare che questa consuetudine imbratti l’etica e la morale di Roma e dei romani». Per l’associazione è necessario dare un segnale forte contro un’usanza che più volte si è tentato di eradicare.


«Del resto – come afferma l’etologo Francesco De Giorgio – non sono solo le sofferenze evidenti a dover essere prese in considerazione. C’è tutta una serie di disagi – non ultimo il malessere cosiddetto “sociale”, che portano allo sviluppo di comportamenti anomali e patologie invisibili in questi animali». Nel video vengono mostrati i cavalli costretti a nutrirsi da sacchi contenti fieno non sempre raggiungibile ma anche i vetturini che passano con il rosso, fanno inversioni di marcia in carreggiate con la doppia striscia continua e utilizzano il cellulare mentre conducono le botticelle.


«Auspichiamo che con l’aiuto e il supporto del Comune di Roma, questa assurda tradizione possa tramutarsi in una opportunità di cambiamento etico e sostenibile», ha poi concluso il presidente Gianluca Bisogno.


La linea dura del Campidoglio

Il tema della conversione delle licenze dei vetturini è oggetto di un tavolo di confronto, aperto dalla Garante degli animali, Patrizia Prestipino e dall'assessora Sabrina Alfonsi, riunito prima dell'estate, aveva come oggetto proprio la trasformazione dei permessi per la guida delle botticelle in licenze per taxi o vetture elettriche.


Le posizioni dei vetturini sono ancora incerte ma se non dovessero accettare la riconversione, il Campidoglio spingerà sul piano del ripristino della legalità e del decoro. «Dovranno mettere il pos, stampare scontrini e attivare un'assicurazione. Tutte cose che, a causa di una normativa vecchia decenni, non gravano sui vetturini. Non sono più in linea con quello che è oggi la Capitale», aveva affermato duramente la Garante a La Capitale.

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