Restaurata l'armatura samurai al Museo Pietro Canonica. Giornata di studi per la celebrazione del ritorno
- Redazione La Capitale
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Nei sei mesi di lavori la Sovrintendenza Capitolina si è dovuta misurare con un complesso intervento conservativo che ha interessato un manufatto composto di diversi materiali compromessi da decenni di esposizione, un supporto non idoneo e da impropri interventi di manutenzione

Dopo il restauro torna finalmente visibile al pubblico l'armatura di un samurai giapponese presente al Museo Pietro Canonica a Villa Borghese. Composta di parti databili tra la fine del Seicento e l'inizio dell'Ottocento, l'opera fa parte di una serie di oggetti d'arte e cimeli raccolti da Pietro Canonica durante tutta la sua vita e ora esposti nell'omonimo museo.
L'armatura giapponese e il suo restauro
La collezione di Canonica è praticamente un'unicum a livello nazionale, sono infatti pochissimi i musei in Italia a custodire così tanti e preziosi manufatti dell'arte giapponese. L'armatura ne è forse l'espressione massima. Costituita da diverse parti (che dovevano coprire tutto il corpo del guerriero), il restauro dell'armatura è durato metà anno (da luglio a dicembre 2024), comprendendo tutte le sue parti: dall'elmo fino agli schinieri (le protezioni della gamba) in lastre di ferro e alle scarpe in cuoio.
Nei sei mesi di lavori la Sovrintendenza Capitolina si è dovuta misurare con un complesso intervento conservativo che ha interessato un manufatto composto di diversi materiali compromessi da decenni di esposizione, un supporto non idoneo e da impropri interventi di manutenzione. A causa inoltre della scarsità di manufatti simili in Italia, l'operazione ha richiesto anche una complessa fase di studio preliminare e di confronto con istituzioni specializzate nell'ambito come l'Armeria Reale di Torino, il Museo Stibbert di Firenze, il Museo d'Arte Orientale di Venezia e il Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" di Roma.
Grazie al restauro sono così venute a galla diverse novità in merito alla storia dell'armatura. Tra queste c'è ad esempio la firma dell'autore, Yoshinaga, e l'iscrizione sul mento della maschera che rimanda alla celebre scuola di forgiatura Myochin e ne attesta l'alta qualità esecutiva.
La giornata di studio
La Sovrintendenza Capitolina presenterà al pubblico il restauro dell'armatura del samurai nell'ambito di una Giornata di Studio dedicata, mercoledì 18 giugno alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese (ingresso libero fino a esaurimento posti).
L'evento sarà un'occasione «per scoprire da vicino un capolavoro dell’arte militare giapponese del XVII secolo, databile tra il 1644 e il 1648 e attribuito al maestro Myochin Shikibu No Munesuke», si legge sul sito del museo. L'evento inizierà con i saluti istituzionali di Federica Pirani, direttrice della Direzione Patrimonio artistico delle Ville storiche, Sovrintendenza Capitolina e di Junichi Shimizu, direttore dell'Istituto Giapponese di Cultura. A seguire ci saranno gli interventi di Carla Scicchitano della Sovrintendenza Capitolina, Riccardo Franci del Museo Stibber di Firenze, quindi Marina De Santis e Francesca Romana Sinagra sempre Sovrintendenza Capitolina, Valeria Borgialli (restauratrice metalli), Tiziana Assogna (restauratrice tessuti), Martina Trento (restauratrice metallo e lacche) e Irene Fonsei della Sapienza Università di Roma. Modera Claudio Crescentini della Sovrintendenza Capitolina.