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«Armadietto 7» all’Off/off Theatre: un viaggio nell’animo dei ragazzi di oggi

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Lo spettacolo ci conduce in un luogo familiare e simbolico: lo spogliatoio di una palestra. Qui, tra panche, silenzi e sguardi fugaci, si muove un ragazzo qualsiasi — o forse no

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Da stasera, giovedì 2 maggio, e fino a domenica 4 maggio, l’Off/Off Theatre di Roma apre le sue porte a «Armadietto 7», un intenso monologo teatrale ideato, scritto e diretto da Massimo Stinco. Protagonista unico in scena è Francesco Butteri, in una produzione firmata Associazione In Fabula e Reality Theatre.


La trama di Armadietto 7, in scena all'Off/off di Trastevere

Lo spettacolo ci conduce in un luogo familiare e simbolico: lo spogliatoio di una palestra. Qui, tra panche, silenzi e sguardi fugaci, si muove un ragazzo qualsiasi — o forse no. «Armadietto 7» racconta la sua storia, ma anche quella di tanti altri giovani di oggi, immersi in un presente complesso e pieno di contraddizioni. La palestra diventa così un microcosmo, uno spazio protetto e al tempo stesso rivelatore, dove ogni gesto può diventare rito e ogni parola un grido sommesso.


Al centro della scena, un armadietto particolare — il numero 7 — che custodisce un segreto. Un oggetto apparentemente ordinario che si fa portale emotivo, simbolo di crescita, paura e scoperta. Attraverso un linguaggio diretto e autentico, lo spettacolo invita il pubblico a riflettere sul bisogno di appartenenza, sulla costruzione dell’identità e sui silenzi che spesso pesano più delle parole.

«Armadietto 7» è un invito all’ascolto, uno sguardo profondo sull’adolescenza, sulla solitudine e sul coraggio di raccontarsi.

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