Approvata la delibera sugli alloggi degli ex custodi delle scuole: over 65 e invalidi potranno restare
Soddisfatti i firmatari del testo, tutti esponenti del Pd, cioè i presidenti delle commissioni capitoline Politiche abitative e Scuola Yuri Trombetti e Carla Fermariello, e il delegato alla Scuola della Città Metropolitana Daniele Parrucci

Anziani, invalidi e vedovi. Sono le categorie di persone che potranno restare a vivere nei 437 alloggi degli ex custodi delle scuole di Roma, stando alla delibera approvata nella seduta di giovedì 23 gennaio dell'assemblea capitolina.
I requisiti per restare negli alloggi degli ex custodi delle scuole
Nello specifico, non dovranno abbandonare le loro abitazioni gli over 65, chi ha un'invalidità superiore ai due terzi (sua o di un parente convivente) e i vedovi degli ex custodi che erano sposati da almeno cinque anni prima del decesso del coniuge. In ogni caso tutti dovranno dimostrare almeno tre elementi: di avere i documenti di concessione dell'alloggio, di abitare negli edifici da almeno cinque anni, di non avere situazioni di morosità. In più, la richiesta agli abitanti è di mantenere un comportamento adeguato con lo svolgimento delle attività scolastiche.
I firmatari Pd: «Un atto storico»
Soddisfatti i firmatari del testo, tutti esponenti del Pd, cioè i presidenti delle commissioni capitoline Politiche abitative e Scuola Yuri Trombetti e Carla Fermariello, e il delegato alla Scuola della Città Metropolitana Daniele Parrucci. «Si tratta di un atto storico di cui siamo orgogliosi - fanno sapere - che arriva al termine di un attento lavoro istruttorio, frutto di un impegno collettivo. Questo provvedimento mette finalmente ordine, dopo decenni, in una materia complessa e delicata, fornendo alla città risposte attese da anni».
Il lavoro congiunto per approvare l'atto
Il provvedimento è infatti il risultato di un confronto che negli ultimi mesi ha coinvolto le commissioni e gli assessorati competenti del Campidoglio, la Città Metropolitana e i municipi, che hanno ascoltato le esigenze dei territori e delle scuole con il contributo attivo delle associazioni di categoria, l’Associazione nazionale presidi (Anp) e l’Associazione nazionale portieri e custodi di edifici pubblici (Anpcep).
Pratelli: «Obiettivo centrato»
«Mentre si completa la mappatura degli alloggi in fase avanzata - spiega l'assessora capitolina alla Scuola, Lavoro e Formazione Professionale Claudia Pratelli - il provvedimento ha il merito di risponde alle esigenze delle scuole che hanno bisogno di più aule e insieme tutelare gli attuali inquilini in situazione di particolari vulnerabilità sociale. Obiettivo centrato quindi: garantire un uso corretto e trasparente del patrimonio pubblico».
I voti contrari di Italia viva
Solo due i voti contrari in aula Giulio Cesare, a fronte dei 32 favorevoli. Il no alla delibera è arrivato dai consiglieri capitolini Valerio Casini e Francesca Leoncini (Iv): «Togliere le case agli ex custodi è una nostra storica battaglia, anche perché si tratta di alloggi che non possono essere destinati all'edilizia residenziale pubblica. Riteniamo quindi sia fondamentale - sostengono - individuare subito regole certe che ristabiliscano un principio di legalità e tutelino le persone più fragili».
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