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Approvata la proposta per il recupero degli alloggi degli ex custodi scolastici: «Finora restituiti alle scuole 66 immobili»

Camilla Palladino

Altri 55 sono in corso di ripristino. Il dato è emerso nel corso della seduta congiunta delle commissioni Patrimonio e Scuola, nella mattinata di venerdì 8 novembre, in cui stata approvata la proposta di delibera che disciplina l'utilizzo e il recupero degli alloggi di servizio degli ex custodi delle scuole

roma capitale alloggi ex custodi
(Immagine di repertorio)

Sono 66 gli alloggi degli ex custodi scolastici recuperati negli ultimi mesi dall'assessorato capitolino al Patrimonio e alle politiche abitative. Altri 55 sono in corso di ripristino. Il dato è emerso nel corso della seduta congiunta delle commissioni Patrimonio e Scuola, nella mattinata di venerdì 8 novembre, in cui stata approvata la proposta di delibera che disciplina l'utilizzo e il recupero degli alloggi di servizio degli ex custodi delle scuole. Il testo dovrà ora approdare in aula Giulio Cesare, con l'obiettivo di dare il prima possibile un indirizzo agli uffici e indicare la strada da seguire per risolvere un problema che va avanti da anni.


Chi potrà restare negli alloggi degli ex custodi

Sul territorio comunale sono infatti 437 gli alloggi degli ex custodi. Di questi circa 220 sono stati verificati dai vigili urbani per quel che riguarda gli abitanti: 157 risultano occupati da ex custodi o dai loro familiari, subentrati dopo il pensionamento o la morte dei portieri delle scuole. Cosa succederebbe a queste persone con la nuova delibera?


Quelle che vivono in condizioni di fragilità potranno restare dove sono. I requisiti necessari per poter continuare a vivere negli alloggi scolastici vengono stabiliti nel testo: che si tratti di un ex custode, un coniuge o un figlio, l'occupante dovrà avere più di 65 anni o un'invalidità non inferiore al 74 per cento. A tutti verrà chiesto di dimostrare di vivere nell’immobile da almeno cinque anni, di essere in possesso di un provvedimento di concessione dell’alloggio e di non avere situazioni di morosità.


La soddisfazione espressa in commissione

Gli edifici liberi e in stato di abbandono da anni invece saranno recuperati dal Patrimonio e restituiti alle scuole per il tramite dei municipi. Poi potranno essere utilizzati per vari scopi: diventare nuove classi o sportelli sociali. Una delle abitazioni recuperate finora ad esempio è diventata un Cav (Centro anti-violenza).


«Un atto storico di cui siamo molto orgogliosi», commentano i consiglieri del Pd Yuri Trombetti, Carla Fermariello e Daniele Parrucci, primi firmatari dell'atto appena approvato. Oltre al fatto che «Roma - specifica Parrucci durante la seduta - è il primo ente pubblico in Italia a voler affrontare questo problema». Tanto che anche l'assessore capitolino al Patrimonio e alle politiche abitative Tobia Zevi, presente alla riunione, l'ha definito «un lavoro epocale».





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