
È un anno di controlli record quello messo in campo dalla polizia locale capitolina per contrastare irregolarità e abusi nel settore dell’accoglienza turistica. Dall’inizio del 2025 sono state eseguite circa 5mila ispezioni nelle strutture ricettive, un migliaio in più rispetto all’anno precedente, cui si aggiungono oltre mille verifiche dedicate alle keybox, le cassette utilizzate per la consegna automatizzata delle chiavi. Un’attività capillare che ha coinvolto sia il reparto tutela turismo del Gssu sia i gruppi territoriali, con un bilancio che supera 800 illeciti accertati, 200 attività abusive e più di 100 denunce e diffide. Dal lavoro degli agenti sono scaturiti inoltre oltre 80 provvedimenti di chiusura o decadenza emessi dal dipartimento competente.
Tra i casi più significativi segnalati nelle ultime settimane c’è quello di una struttura di oltre 15mila metri quadrati, autorizzata come casa per ferie ma gestita come un vero e proprio albergo. Dopo la comunicazione iniziale di attività, la gestione era passata da un’associazione a una società privata, che aveva però convertito l’immobile senza le autorizzazioni necessarie e realizzando anche abusi edilizi interni. Gli agenti del reparto Tutela turismo hanno contestato le sanzioni amministrative per esercizio alberghiero abusivo e proceduto con la denuncia penale del responsabile per le opere irregolari.
Un’altra operazione è stata condotta dal I gruppo Centro in zona Esquilino, dove un affittacamere ha continuato a operare nonostante la precedente revoca dell’autorizzazione. Il gestore, un 51enne originario del Bangladesh già sanzionato per attività abusiva, è stato trovato nuovamente in esercizio, con ospiti presenti al momento del controllo. La struttura è stata quindi posta sotto sequestro e le persone alloggiate sono state ricollocate in un esercizio regolare.
Al lavoro repressivo si affiancano gli accertamenti sul contributo di soggiorno: circa 2 milioni di euro risultavano non versati, una somma che in gran parte è stata recuperata grazie all’attività dei caschi bianchi. Per gli operatori che, nonostante la diffida, non hanno provveduto al pagamento, è stata avviata la segnalazione alla Corte dei Conti.
Soddisfazione è arrivata dall’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, che ha ringraziato la polizia locale per l’impegno:
«Grazie alla polizia di Roma Capitale per l’intenso lavoro che viene svolto ogni giorno. In tre anni – ha ricordato – sono stati fatti oltre 12mila controlli, più di quelli realizzati nell’intero decennio precedente, e recuperati oltre 4 milioni di euro di tassa di soggiorno». Come detto dall’assessore, il rispetto delle regole non è solo una garanzia per i visitatori, ma anche un elemento essenziale per la qualità della vita dei residenti e per una concorrenza leale, a tutela degli operatori che rispettano la normativa.
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