
Dopo la premiere a Cinecittà - presente anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni - l'anteprima al cinema Space Moderno di piazza della Repubblica e una elegante conferenza stampa al Teatro dell'Opera di Roma, arriva nelle sale italiane il 9, 10 e 11 dicembre «Brunello, il visionario garbato», il nuovo documentario diretto dal premio Oscar Giuseppe Tornatore e musicato da Nicola Piovani. Un racconto che intreccia memoria, cinema e biografia per restituire la parabola esistenziale di Brunello Cucinelli, imprenditore umanista e simbolo dell’eccellenza italiana.
Durante la conferenza stampa al Teatro dell’Opera, Tornatore ha spiegato l’origine del progetto: «All’inizio ho preso le distanze, ero restio, mi sono defilato, ma lui riesce sempre ad ottenere quello che vuole». Il regista racconta di essere stato conquistato dalla forza narrativa della sua vicenda: «È stato un ragazzo che non trovava la sua strada e poi invece è riuscito ad avere successo».
Proprio Brunello Cucinelli rivela di aver insistito: «Ho visto tanti docu-film in cui la persona protagonista alla fine si sarebbe girata nella tomba. Allora mi sono detto: chiamo Giuseppe Tornatore». E aggiunge, scherzando, sulle superstizioni della data d’uscita: «Usciamo il 9, ma noi andiamo a vederlo l’8 a Perugia, perché non si inizia nulla di martedì e di venerdì».
Il documentario ripercorre i luoghi chiave della vita dell’imprenditore: l’infanzia in una famiglia contadina umbra, il borgo di Solomeo trasformato in laboratorio di un capitalismo dal volto umano, la crescita di un’azienda diventata sinonimo di qualità e dignità del lavoro. «Penso che ogni cosa debba essere contemporanea, perché allora il capitalismo non dovrebbe esserlo?» domanda provocatoriamente e seriamente l'imprenditore. «Credo che non ci debba essere troppa disparità nei compensi e che occorra il giusto profitto».
La pellicola alterna testimonianze, immagini d’archivio e ricordi personali. «La casa che si vede nel film è quella dove sono nato», racconta l’imprenditore, che ammette ironicamente: «Se ora voglio mettermi a fare il produttore? Io faccio solo il mio mestiere, forse il Papa. Quello l’avrei fatto volentieri...».
La colonna sonora porta la firma di Nicola Piovani: «Quando scrivi la musica per un film devi cercare l’anima della storia. Tornatore fa parte dei registi poetici, quindi mi ci sono buttato a capofitto».
Il giovane Saul Nanni ricorda il primo incontro: «È nato tutto da un giorno all’altro. La prima cosa che mi ha chiesto è se sapessi giocare a carte. Lui è il regista per cui ogni attore sogna di lavorare».
«Brunello, il visionario garbato» restituisce il carisma di un uomo che ha costruito un impero restando fedele ai suoi ideali. Tornatore osserva divertito: «Si è comportato da morto, non si è mai intromesso». Un equilibrio che rende il film un viaggio nella vita di un imprenditore-filosofo che crede nella bellezza come atto morale e nei sogni come forza che guida il destino.
Con 01 Distribution e prodotto da Brunello Cucinelli Spa e MasiFilm in collaborazione con Rai Cinema, il film è stato presentato in anteprima mondiale a Roma il 4 dicembre a Cinecittà. Nel cast Saul Nanni interpreta Cucinelli da giovane, affiancato da Francesco Cannevale, Francesco Ferroni, Emma Fatone e Beatrice Carlani.
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