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Dal 1 al 4 dicembre Roma ospita il lancio italiano della spedizione «Nizza–Roma» di Merijn Tinga, biologo e attivista olandese noto come «Plastic Soup Surfer». L’iniziativa anticipa il viaggio previsto nella primavera 2026: circa 700 chilometri in windsurf su una tavola realizzata con bottiglie riciclate, nell’ambito del progetto che promuove i sistemi di deposito cauzionale, indicati nel dossier ufficiale come soluzioni capaci di ridurre fino all’80% la dispersione dei rifiuti nell’ambiente.
Nella mattina del 2 dicembre Tinga ha remato in Sup risalendo il fiume controcorrente per raccogliere rifiuti e documentare l’inquinamento che minaccia i corsi d’acqua. «Quando vado controcorrente, mi piace di più. Tutte le rivoluzioni sono così, se segui la corrente non cambierà mai nulla», ha spiegato dalle sponde del Tevere. E sul sistema di deposito cauzionale ha aggiunto: «È una battaglia importante, perché riduce dell’80% i rifiuti».
Il meccanismo è semplice: si applica una piccola cauzione, generalmente di circa 20 centesimi, al prezzo di vendita dei contenitori per bevande. Una volta terminato il prodotto, il consumatore riporta il contenitore negli appositi punti di raccolta, di solito nei supermercati, recuperando l’importo versato. Nei Paesi Bassi, dove Tinga ha contribuito a introdurre il sistema, la riduzione dei rifiuti in strada è stata significativa secondo i dati riportati nel progetto.
La presentazione ufficiale del progetto si è svolta presso la Fondazione Marevivo, con attività di networking e raccolta rifiuti lungo il Tevere. Nel pomeriggio, un confronto con Asvis ha approfondito il ruolo del Deposito Cauzionale nella prevenzione dell’inquinamento da imballaggi. Il 3 dicembre Tinga ha incontrato le istituzioni locali e parlamentari per ribadire l’importanza di una misura che, in 18 Paesi europei, intercetta fino al 98% degli imballaggi secondo i dati citati nelle campagne internazionali.
Durante i giorni romani l’attivista raccoglierà bottiglie abbandonate lungo il fiume: verranno integrate nella tavola ecosostenibile che userà per la traversata 2026, come già avvenuto nelle precedenti spedizioni da Oslo a Londra, da Londra a Parigi e da Parigi a Nizza, documentate nel materiale ufficiale del progetto.
L’Italia di fronte a una scelta
La campagna italiana è sostenuta da «A Buon Rendere – molto più di un vuoto» e Marevivo. I promotori ricordano che l’adozione del sistema potrebbe aiutare l’Italia a colmare il divario rispetto agli obiettivi europei sulla raccolta degli imballaggi. I dati preliminari del 2025, richiamati durante gli incontri, indicano un’intercettazione ancora distante dal 90% previsto dalle norme UE.
Il kick-off romano è solo l’inizio di un progetto che nei prossimi mesi coinvolgerà scuole, volontari, amministrazioni locali e comunità costiere lungo la futura rotta Nizza–Roma. La spedizione del 2026 punta a trasformarsi in un racconto collettivo, capace di accelerare l’introduzione del Deposito Cauzionale in Italia e contribuire alla riduzione della plastica dispersa nell’ambiente.
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