
A 50 anni dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, in circostanze mai del tutto chiarite, Roma ha deciso di restituire al più grande intellettuale del Novecento italiano quello che lo stesso, con le sue opere d’arte senza tempo, diede alla città. Roma è una città difficile da conquistare, da sempre inespugnabile, ma riconobbe in PPP un ambasciatore delle sue istanze più basse e più alte allo stesso tempo. Basse perché il racconto di quelle periferie accattone, sempre in cerca di sbarcare in qualche modo il lunario - oggi diremmo “arrivare alla fine del mese” quando a quel tempo il metro di misura era il giorno - invase da poverissimi ragazzi di vita degli anni Cinquanta e Sessanta; alte perché la resa artistica, annessa a un messaggio carico di denuncia sociale e politica, fece comprendere quanto effettivamente fossero figli di un dio minore.
Mentre Fellini disegna in smocking e paillettes La Dolce Vita della Roma da bere, in contemporanea Pasolini esce al cinema con Mamma Roma, sbattendo in faccia al mondo la contraddizione, portando su schermo la drammatica condizione permeante della stragrande maggioranza della città.
Roma omaggia uno dei suoi più grandi narratori con iniziative ed eventi in tutta la città, per mantenere il ricordo dell’intellettuale vivo e tangibile nella memoria della città.
Dalle immagini del Mandrione scattate da Franco Pinna alla Casa del Cinema, fino alle installazioni sonore a Ostia e alle performance nei quartieri periferici, l’omaggio attraversa tutti i luoghi simbolo del poeta.
Il Teatro Porta Portese ospita Pasolini Art Visual Territorio, un fitto calendario di masterclass, film e letture, mentre la Casa del Cinema propone una Maratona Pasolini con rarità d’archivio e documentari curati da Paolo Luciani.
Non mancano gli appuntamenti sportivi: allo Stadio dei Marmi la “Corsa di Miguel” e il quadrangolare “PPP50: Pasolini segna ancora” uniscono calcio e cultura, ricordando la passione del poeta per il pallone.
Ostia, luogo del tragico epilogo, diventa centro di memoria viva. Tra il Festival delle Passeggiate, il progetto Whispering Pasolini e gli eventi del Museo delle Periferie, la voce dell’autore torna a risuonare tra mare e borgate.
Dai teatri alle biblioteche, dai licei ai mercati rionali, la Roma di oggi si specchia nella Roma di Pasolini, ritrovando nelle sue parole e nei suoi sguardi il riflesso più autentico e contraddittorio di sé.
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