Roma, 4 dicembre 2025
Attualità

Progetto nuova provincia «Porta d’Italia» al centro del convegno a Fiumicino

A Fiumicino amministratori e studiosi discutono la riforma di Roma Capitale e la nascita della nuova provincia «Porta d’Italia», che potrebbe diventare la sesta del Lazio. Piena concordanza sui benefici per i territori coinvolti

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 4 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Avanza il progetto per l’istituzione della nuova provincia «Porta d’Italia», tema al centro del convegno dedicato alla Riforma costituzionale di Roma Capitale e delle province laziali. L’incontro, ospitato a Fiumicino, ha confermato la volontà dei promotori di procedere verso un nuovo assetto amministrativo che, nelle loro valutazioni, «porterà benefici ai territori» e «segnerà la storia».

I Comuni coinvolti e le prospettive della sesta provincia del Lazio

L’ipotesi di provincia comprenderebbe alcuni Comuni costieri e dell’entroterra a nord di Roma: Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella, Civitavecchia, Allumiere e Tolfa. Una configurazione che, nelle intenzioni dei partecipanti, rappresenterebbe una risposta concreta alle esigenze amministrative, economiche e culturali delle comunità locali.

Tutti i rappresentanti istituzionali intervenuti hanno espresso «piena concordanza» sulla necessità di una nuova struttura amministrativa che possa migliorare la governance e facilitare lo sviluppo di un’area in forte crescita.

Baccini: «Non è un tema locale, ma uno snodo per la modernizzazione del Paese»

A introdurre i lavori è stato il Sindaco di Fiumicino Mario Baccini, affiancato dal Prof. Enrico Michetti, Presidente della Gari, e dal deputato Alessandro Battilocchio. I Sindaci Pietro Tidei, Alessandro Grando e Luigi Landi hanno contribuito con interventi dedicati ai possibili vantaggi della riforma.

Baccini ha ricordato come «discutere della nuova proposta di legge costituzionale su Roma, non significa affrontare un tema soltanto locale, ma prendere posizione su uno dei nodi strutturali della modernizzazione del nostro Paese». Secondo il Sindaco, il riconoscimento costituzionale darebbe «certezza e capacità di progettazione» a Roma, superando l’attuale sovrapposizione di responsabilità e competenze.

Il nodo principale, per Baccini, riguarda la governance metropolitana: «Il vero rischio è una simmetria crescente tra una città forte e un’area metropolitana debole». Ma questo scenario potrebbe trasformarsi in una leva positiva: «Con una Capitale più forte e indipendente, l’area metropolitana potrebbe finalmente attuare politiche strutturali proprie».

Verso un modello policentrico

Il traguardo, nelle parole di Baccini, deve essere un «modello policentrico», in cui Roma «non inglobi i territori, ma li colleghi e li valorizzi». Ed è proprio in questa visione che si inserisce la proposta di creare una nuova provincia a sud/sud-est, la futura «Porta d’Italia».

Il dibattito resta aperto, ma l’incontro di Fiumicino conferma che il progetto continua a raccogliere consensi e mira a ridefinire gli equilibri amministrativi del Lazio.

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