Nasce allo Spallanzani la Chirurgia del Paziente Infetto: una nuova eccellenza per la sanità del Lazio

Da questa settimana l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive «Lazzaro Spallanzani» Irccs e il San Camillo-Forlanini inaugurano un servizio destinato a cambiarela gestione dei pazienti con infezioni complesse. La Chirurgia del paziente infetto, un percorso specialistico che unisce competenze infettivologiche, anestesiologiche e chirurgiche in un unico polo altamente qualificato.

La collaborazione, che segue la positiva esperienza del POIT – il Polo Ospedaliero Interaziendale Trapianti – segna un ulteriore passo avanti nell’integrazione tra le due strutture. Da lunedì sono operative due nuove sale operatorie al piano terra del «Nuovo Ospedale» dello Spallanzani, dove sono stati eseguiti i primi quattro interventi, avviando ufficialmente l’attività clinica.

Un modello integrato per affrontare le infezioni più complesse

Il nuovo servizio è pensato per quei pazienti che, a causa di infezioni post-chirurgiche (come quelle delle protesi ortopediche) o complicanze addominali e toraciche, necessitano di un trattamento mirato che combini chirurgia e gestione infettivologica avanzata. Un percorso altrettanto necessario per coloro che richiedono una terapia antibiotica specifica prima dell’intervento.

All’interno del Dipartimento Interaziendale Trapianti diretto dal Prof. Giuseppe Maria Ettorre, la componente chirurgica è affidata alla UOSD del San Camillo guidata dal Dott. Marco Colasanti. L’anestesia e la terapia intensiva sono sotto la responsabilità della Dott.ssa Maria Grazia Bocci, mentre la direzione clinico-infettivologica è attualmente garantita dal Dott. Fabrizio Taglietti. Le attività infermieristiche vedono coinvolti i team di entrambe le strutture, coordinati dal Dott. Nicola De Marco per lo Spallanzani e dalla Dott.ssa Pasqualina Cirillo per il San Camillo.

Rocca: «Una grande notizia per la sanità del Lazio»

Soddisfatto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che definisce l’apertura del nuovo servizio «una grande notizia» per il sistema sanitario regionale.
«Mettiamo a disposizione dei cittadini un percorso dedicato ai pazienti più complessi, garantendo interventi più rapidi e sicuri», ha affermato Rocca, sottolineando come la centralizzazione presso lo Spallanzani permetta di offrire «il massimo livello di assistenza possibile» grazie a sale operatorie progettate per la gestione dell’alta complessità infettiva.

Rocca ha anche rivolto un ringraziamento ai professionisti delle due strutture, evidenziando come il progetto dimostri il valore della collaborazione nel costruire una sanità più efficiente e moderna.

Le direzioni generali: «Un polo specialistico grazie alla visione della Regione»

I Direttori generali di Spallanzani e San Camillo, Cristina Matranga e Angelo Aliquò, sottolineano come il progetto sia frutto di una pianificazione più ampia che ha previsto la realizzazione di tre nuove sale operatorie al San Camillo dedicate alla chirurgia oncologica e ai trapianti, oltre alle due dedicate allo Spallanzani per il paziente infetto.
La Regione prevede la centralizzazione allo Spallanzani di tutti i pazienti chirurgici con patologie infettive, con l’obiettivo di costituire un polo tra i più specializzati in Italia.

«Colmiamo un gap assistenziale»: la voce dei clinici

Secondo la Dott.ssa Bocci e il Dott. Taglietti, la nuova organizzazione «colma uno dei principali gap assistenziali» nel trattamento del malato infetto critico, assicurando tempestività e continuità del percorso senza trasferimenti che possono incrementare il rischio clinico.
Il Dott. Colasanti evidenzia invece come il nuovo assetto garantisca «un percorso dedicato, multidisciplinare e altamente qualificato».