Roma, 11 dicembre 2025
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Nel Lazio la differenziata cresce: Roma sale dopo dieci anni. Ecco i «Comuni Rifiuti Free» premiati all’Ecoforum 2025

Presentato all’Ecoforum di Legambiente Lazio il dossier «Economia Circolare nel Lazio 2025». Raccolta differenziata regionale al 56,2%, 216 «Comuni Ricicloni» e 30 «Comuni Rifiuti Free». Roma risale al 48%, registrando il miglior aumento degli ultimi dieci anni

di Edoardo IacolucciULTIMO AGGIORNAMENTO 11 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Un miglioramento complessivo della raccolta differenziata regionale, che sale al 56,20%. È quanto emerge dal rapporto «Comuni Ricicloni e Ciclo dei Rifiuti nel Lazio 2025», presentato stamattina, 10 dicembre, all’Ecoforum di Legambiente Lazio alle Industrie Fluviali, Ostiense. La produzione di rifiuti raggiunge le 2,9 milioni di tonnellate, con un pro capite di 510 kg l’anno. Legambiente evidenzia come l’aumento sia legato tanto alla ripresa economica quanto alle variazioni demografiche.

L’Ecoforum a Roma: premi, dati e istituzioni presenti

All' Ecoforum sono stati presentati i dati aggiornati sul ciclo dei rifiuti e consegnati gli attestati ai Comuni più virtuosi. Alla giornata ha partecipato anche l’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti, Fabrizio Ghera. Legambiente ha ricordato come i Comuni sopra il 65% di raccolta differenziata siano saliti da 209 a 217, mentre i Comuni Rifiuti Free siano passati da 33 a 30.

Roma cresce: +1,5 punti, il miglior progresso tra i capoluoghi

Il dossier segnala un dato positivo per Roma: la Capitale migliora la propria quota di differenziata raggiungendo il 48% e registrando un incremento di 1,5 punti percentuali, il più alto tra i capoluoghi del Lazio insieme a Rieti. Un segnale che indica un lento ma concreto avanzamento, pur restando distante dagli standard nazionali.

Senza la Capitale, la regione supererebbe il 66%

Il dossier rileva che la città di Roma, con una differenziata ferma al 48%, trascina verso il basso l’intera Regione. Se si escludesse la Capitale, il Lazio raggiungerebbe una quota di raccolta del 66,72%, superando così l’obbligo normativo del 65%. Il peso della metropoli influisce anche sulla produzione complessiva dei rifiuti, che nella provincia romana tocca i 539 kg pro capite l’anno.

Viterbo guida le province, seguono Latina, Frosinone e Rieti

La provincia di Viterbo si conferma la più virtuosa raggiungendo il 67,3%. Latina si attesta al 64,3%, Frosinone al 63,5% e Rieti al 58,7%. Nel complesso, i Comuni Ricicloni sono 216, con un incremento di sette realtà rispetto al 2023.

Il podio dei Comuni Ricicloni: Nepi, Vetralla e Genzano di Roma

Nepi conquista il primo posto con l’85,4% di raccolta differenziata, seguita da Vetralla con l’85,2% e da Genzano di Roma con l’84,9%. Tra i Comuni oltre i 50 mila abitanti emergono Velletri, Tivoli e Fiumicino, tutti stabilmente sopra il 75%. Il report segnala inoltre che il 63% dei Comuni virtuosi appartiene a realtà sotto i 5 mila abitanti.

Trenta Comuni Rifiuti Free: Roma prima per numero di virtuosi

Sono 30 i Comuni Rifiuti Free, ovvero quelli capaci di mantenere il secco residuo sotto i 75 kg a persona. In testa Sant’Ambrogio sul Garigliano con 40 kg, seguito da Vallecorsa con 44 e Vetralla con 51. La provincia di Roma è quella con più realtà premiate, ben undici, tra cui Genzano di Roma, Nerola, Fonte Nuova, Palestrina, Sacrofano e Manziana.

I progressi più significativi: Norma, Ponzano Romano e Faleria

Norma segna l’aumento percentuale più marcato con +10,8 punti, seguita da Ponzano Romano con +8,8 e Faleria con +6,7. Tra i Comuni che mostrano recuperi notevoli pur senza superare il 65% spicca Rocca di Cave, salita in un anno dal 26% al 60%.

Le dichiarazioni di Legambiente

«Con l’Ecoforum torniamo a ringraziare quelle amministrazioni e cittadini che, nella raccolta dei rifiuti e dell’economia circolare, continuano a fare tanto bene - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. C’è una crescita, seppur leggera, della percentuale di raccolta differenziata del Lazio e del numero dei comuni oltre il 65% di differenziata, ma vediamo anche una lieve flessione dei Comuni Rifiuti Free».

Al contrario, precisa, «a Roma, oltre un punto percentuale di crescita in un anno, è un gran segnale di ripresa che va consolidato e accelerato per generare una vera svolta nel sistema regionale dell’economia circolare».

Un sistema fatto sì di diversi luoghi virtuosi «ma anche - precisa Sacchi - di una realtà impiantistica molto lontana dalla necessità regionale di generare dai rifiuti la risorsa, in chiave di economia circolare». Alla Regione e ai maggiori comuni la richiesta di Legambiente è quella di un impegno «ancora più assiduo sulla diffusione degli impianti dell’economia circolare a partire dai biodigestori per l’organico, come quelli che stiamo vedendo nascere proprio nella Capitale».


Sul quadro generale, interviene anche Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente: «Il Lazio deve fare il salto di qualità per allinearsi alle medie nazionali e vincere le nuove sfide che arrivano dall’Europa e può farlo - precisa - se il balzo in avanti sull’economia circolare Roma lo farà davvero e se sui territori si diffonderanno al meglio gli impianti ovunque, per generare materia prima seconda, trasformando i rifiuti in ricchezza, con tutte le filiere».

La priorità secondo il presidente nazionale è «abbattere il deficit impiantistico, perché l’insieme delle politiche virtuose, seppur consolidate in molte città non è ancora sufficiente a trasformare questa regione in una di quelle maggiormente virtuose».

Un percorso impegnativo, ma con margini di crescita

Il dossier conferma quindi un trend positivo, pur con criticità persistenti nelle aree costiere e interne. La frazione organica, che rappresenta il 37% della raccolta differenziata, resta il nodo impiantistico principale. L’avanzamento dei Comuni virtuosi e la ripresa della Capitale delineano però una traiettoria incoraggiante verso gli obiettivi europei del 2035.

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