Roma, 11 dicembre 2025
Attualità

Lago ex Snia, ripartono le ruspe per il polo logistico

Dopo una battaglia ambientalista durata trent’anni, le ruspe sono ripartire per trasformare in un magazzini, capannoni e uffici gli edifici dell’ex fabbrica Snia Viscosa e il lago emerso durante gli scavi nel 1992

di Anita ArmeniseULTIMO AGGIORNAMENTO 1 anni fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Da mercoledì 26 giugno la società Ponente 78, che possiede i ruderi dell'ex fabbrica di viscosa, all'interno del parco della Snia, ha rimesso in azione le ruspe. Sembra che sia partita di fatto la cantierizzazione del progetto di polo logistico dai 280.000 metri cubi di cemento, autorizzato dal permesso di costruire rilasciato da Roma Capitale nel 2022.

Le operazioni al momento interesseranno soprattutto la rimozione del verde e nello specifico la vegetazione all’interno del perimetro del Monumento Naturale avendo ottenuto il nullaosta da Roma Natura. Oggi, venerdì 28 giugno, dalle ore 8 il Forum Parco delle Energie c'è stato un presidio all’interno dell’area del Lago Bullicante, per vigilare su queste operazioni di disboscamento, per difendere la natura e il nostro benessere.

La battaglia per riconoscere il lago come bene comune

La guerra è da anni combattuta tra i comitati dei cittadini, la società che possiede i ruderi e la Regione Lazio.

Nel 1990, la Snia e l’intero complesso industriale vennero acquisiti dalla Pinciana 188 S.r.l., poi assorbita dalla società immobiliare Ponente 1978 S.r.l., con sede a Roma e di proprietà del costruttore Antonio Pulcini.

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