
Dal 2026 gli over 70 non dovranno più rinnovare la carta d’identità. Lo ha annunciato il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, anticipando una delle novità contenute nel Decreto Semplificazioni che sarà discusso nei prossimi giorni in Parlamento.
L’obiettivo è ridurre la burocrazia per i cittadini più anziani, evitando procedure ripetitive e code agli sportelli. «È una misura di semplificazione e di buon senso — ha spiegato Zangrillo — pensata per rendere più agevoli i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione».
La decisione è stata accolta con favore anche dal Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM). Il presidente Vincenzo Arcobelli, membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ha espresso «plauso per una misura che semplifica la vita dei cittadini, in particolare di una fascia di popolazione che ha dato molto al Paese e continua a sentirsi parte viva dell’Italia, anche a migliaia di chilometri di distanza».
Secondo il CTIM, la norma rappresenta anche un «passo significativo verso la semplificazione amministrativa e il risparmio per il contribuente», in linea con gli obiettivi sostenuti dal Comitato attraverso i suoi rappresentanti nel CGIE.
Soddisfazione anche da Simone Billi, deputato della Lega eletto nella circoscrizione Estero–Europa e capogruppo in Commissione Esteri. «È una misura che semplifica la vita ai nostri anziani, in Italia e all’estero, e riduce le code agli sportelli e nei consolati», ha dichiarato, ricordando di aver portato avanti da tempo la proposta.
Billi ha spiegato che la base normativa consente la misura: il Regolamento (UE) 2019/1157, all’articolo 4, permette agli Stati membri di stabilire una durata superiore ai 10 anni per i cittadini con più di 70 anni, come già avviene in Spagna. «L’Italia si allinea così alle migliori pratiche europee — ha concluso — e continuerò a seguire l’iter per una rapida attuazione e una comunicazione chiara verso i cittadini».
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