
In aula Giulio Cesare è arrivato lo stop ai cavalli che transitano per il centro della città, quando il 11 luglio l’assemblea capitolina ha votato l'abolizione delle le botticelle con una deliberazione all'unanimità. Si andrà adesso verso la trazione elettrica. La mozione approvata, però, non cambia nulla per i cavalli costretti a trainare le carrozze per le vie del centro della Capitale. A fare chiarezza sulla questione è l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
L'Oipa spiega nel dettaglio che la battaglia è ben lontana da essere vinta. «Si è presentato questo documento come se l’abolizione delle botticelle fosse cosa fatta, ma purtroppo non è così e la strada verso questo traguardo è ancora in salita», chiarisce l'Oipa.
«Siamo contenti dell'apertura mostrata dal Comune di Roma. Il passo decisivo sarebbe agire a livello nazionale- spiega Claudia Taccani, portavoce del Presidente e responsabile dell'Ufficio legale Oipa - modificando il Codice della strada, come da noi proposto nell'istanza fatta al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, per vietare la circolazione di veicoli a trazione animale a livello nazionale. Con una modifica del Codice della strada e l'abolizione dell’art. 1 comma 2b della legge n. 21/1992, potremmo lavorare in maniera più incisiva per convertire le carrozze trainate da cavalli in taxi o in veicoli elettrici. Ma non abbiamo ricevuto riscontro ufficiale».
Per ora l'unica strada percorribile a Roma sembra essere quella della conversione degli attuali permessi in licenze taxi o altri mezzi, con i quali sarebbe possibile continuare a svolgere il servizio di trasporto. Ma per questo si dovrebbe avviare una trattativa con i 17 titolari delle licenze per vetturini di botticelle, come da tempo richiesto dall'associazione a Roma Capitale. «È giusto rispettare l’attività lavorativa ma anche adeguarla alla sensibilità moderna», afferma Taccani.
«La proposta della conversione è un po' che circola, ma ancora non è stata attuata, quindi viene da pensare che forse non c'è disponibilità da parte dei vetturini, oppure la trattativa richiede tempo», conclude la responsabile dell'Ufficio legale.
«Una semplice mozione infatti, non basta a dichiarare abolite una volta per tutte le botticelle romane. Speriamo sia la volta buona per evitare una caldissima estate di sofferenza per i cavalli delle botticelle, sindaco Gualtieri e assessori Patanè e Alfonsi mettano subito in campo la riconversione delle licenze agli ultimi vetturini rimasti» ha affermato a La Capitale Gianluca Felicetti, il presidente Lav (Lega anti vivisezione).
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