
Il 46% degli italiani si dice pessimista sul futuro del Paese, mentre solo il 22% immagina un’Italia migliore nei prossimi dieci anni.
È quanto emerge dal «Barometro del Futuro», l’indagine demoscopica presentata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e realizzata dall’Istituto Piepoli, illustrata a Roma nell’ambito dell’evento «Un patto sul futuro, anche nell’interesse delle future generazioni» all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis.
Secondo il rilevamento, il 79% degli italiani dichiara di pensare al domani, con una tendenza più forte tra i giovani, ma il 63% afferma di sentirsi ancora «ancorato» al presente.
Il quadro mostra un netto divario tra piani individuali e visione collettiva: il 37% degli intervistati è ottimista riguardo al proprio futuro, mentre il 34% segnala un vuoto di prospettiva per il futuro del Paese.
«Gli italiani chiedono futuro, ma la gran parte di loro ritiene che nessuno se ne stia occupando seriamente, tanto meno i politici», ha osservato Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS. Presentando i dati, Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli, ha ribadito il divario emerso tra le due dimensioni.
La politica è percepita come orientata al futuro solo dal 4% dei rispondenti, la scuola dal 7%, con livelli di pessimismo più intensi nel Centro e nelle Isole e più attenuati nel Nord Ovest.
La fiducia complessiva si concentra nella scienza, indicata dall’80% degli intervistati, mentre resta bassa per le istituzioni (29%), per i media tradizionali (24%) e per i social media (21%).
Tra le principali preoccupazioni emergono l’aumento del costo della vita e delle diseguaglianze (44%), il ruolo dell’intelligenza artificiale (36%), i rischi globali per la sicurezza e la pace (32%) e la crisi climatica (30%).
Dal Barometro arriva inoltre una richiesta evidente di politiche rivolte alle nuove generazioni: sette italiani su dieci sostengono l’introduzione di una Legge sul Clima e quasi due su tre un’imposta sulle grandi ricchezze destinata al finanziamento dei giovani.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate anche le linee di azione di Ecosistema Futuro, la partnership lanciata dall’ASviS un anno fa che riunisce oltre 40 organizzazioni con l’obiettivo di mettere il futuro, o «i futuri», al centro della riflessione politica, economica, sociale e culturale.
«Attuare il Patto sul Futuro in Italia vuol dire trasformare il modo in cui il sistema Paese prende le decisioni», ha affermato Luca Miggiano, responsabile del progetto Ecosistema Futuro. «Per realizzare tale obiettivo è necessario confrontarsi sull’Italia che vogliamo nel futuro, migliorare i processi politici e creare una cultura orientata al futuro per navigare la complessità del presente».
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