
Si svolgerà venerdì 2 gennaio l’autopsia sul corpo di Aurora Livoli, la ragazza di 19 anni trovata morta lunedì mattina a Milano, in un angolo del cortile di un complesso di case popolari in via Paolo Paruta, a nord-est della città, tra il centro e Cologno Monzese. L’esame sarà effettuato presso l’Istituto di Medicina legale del capoluogo lombardo. I genitori della giovane sono attesi a Milano per assistere all’autopsia con i propri consulenti.
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario contro ignoti. L’accertamento autoptico dovrà chiarire le cause del decesso e verificare l’eventuale presenza di segni di violenza.
Aurora Livoli è stata trovata priva di vita all’alba di lunedì nel cortile del complesso residenziale di via Paruta. Al momento del ritrovamento il corpo era semivestito.
Secondo un primo esame del medico legale, sarebbero state riscontrate un’ecchimosi sul collo, un ematoma all’altezza di un occhio e altri segni ritenuti compatibili con percosse.
Le indagini si concentrano sull’uomo che compare nei filmati di videosorveglianza della zona, ripresi la notte precedente al ritrovamento del corpo. In un frame diffuso online si vede la giovane camminare in via Padova, seguita da un uomo. Circa un’ora dopo, lo stesso soggetto viene ripreso mentre percorre la strada in senso opposto, da solo.
Gli investigatori ritengono che l’uomo ripreso dalle telecamere possa essere l’ultima persona ad aver visto Aurora in vita. Proseguono gli accertamenti per identificarlo e ricostruire con precisione gli ultimi spostamenti della ragazza.
L’identificazione di Aurora Livoli è stata possibile proprio grazie alla diffusione delle immagini di videosorveglianza. Dopo aver visto il video online, il padre e lo zio della ragazza si sono recati presso la caserma dei Carabinieri di Fondi per il riconoscimento ufficiale, successivamente confermato dagli inquirenti.
Aurora era nata a Roma nel 2006 e risiedeva a Monte San Biagio, in provincia di Latina.
La giovane si era allontanata da casa il 4 novembre. L’ultimo contatto con i familiari risale al 26 novembre, quando aveva telefonato per rassicurare i genitori, senza però indicare dove si trovasse e manifestando la volontà di non rientrare. Il 10 dicembre il padre aveva presentato denuncia di scomparsa ai Carabinieri di Monte San Biagio.
Aurora Livoli era stata adottata all’età di sei anni. Dopo il diploma conseguito lo scorso anno all’Itis Pacinotti di Fondi, si era iscritta alla Facoltà di Chimica. Secondo quanto riferito dai familiari, negli ultimi tempi stava attraversando un periodo di disagio e in passato si era già allontanata da casa, per poi rientrare. Non è escluso che si fosse recata a Milano, città che aveva già frequentato.
L’inchiesta della Procura di Milano prosegue per omicidio volontario contro ignoti. Oltre all’autopsia, gli investigatori stanno analizzando i tabulati telefonici della vittima e tutti i filmati di videosorveglianza disponibili, ritenuti elementi centrali per chiarire le circostanze della morte e individuare eventuali responsabilità.
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