Sono decine i video delle telecamere di sorveglianza acquisiti durante le indagini sull’attentato dinamitardo avvenuto giovedì sera ai danni del giornalista e conduttore televisivo Sigfrido Ranucci. Le immagini sono da oggi al vaglio di chi indaga.
La bomba, esplosa poco dopo le 22 davanti alla sua abitazione a Campo Ascolano, frazione del comune di Pomezia, ha distrutto l’automobile del giornalista e quella utilizzata dalla figlia.
Gli investigatori dei nuclei investigativi dei carabinieri di Roma e Frascati, coordinati dall'antimafia, stanno analizzando le immagini delle decine di telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, presenti nella zona e nei dintorni.
L’obiettivo è individuare elementi utili per risalire all’autore o agli autori dell’attentato.
Secondo una prima testimonianza, un passante avrebbe notato un uomo incappucciato nei pressi dell’abitazione la sera dell’esplosione. Gli inquirenti non escludono che l’attentatore abbia studiato in anticipo gli spostamenti del giornalista e il percorso seguito per rientrare a casa.
Nei dintorni del villino è stata rinvenuta anche una Fiat 500 risultata rubata a Ostia, sulla quale sono in corso accertamenti. Poi gli esperti del Ris stanno esaminando i reperti dell’ordigno, che conteneva circa un chilogrammo di esplosivo.
L’inchiesta, affidata al pubblico ministero Carlo Villani, procede per i reati di danneggiamento e violazione della normativa sulle armi, entrambi aggravati dal metodo mafioso. Le indagini si muovono a 360 gradi e prendono in considerazione anche le inchieste condotte da Ranucci nel programma Report, in particolare quelle sui balneari abusivi di Ostia e sugli ambienti degli ultras.
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