Roma, 8 dicembre 2025
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Arrestato un primario del Sant’Eugenio: 3mila euro in auto, ai domiciliari un imprenditore

Palumbo fermato in flagranza con una busta di denaro; indagine su un presunto sistema di indirizzamento dei pazienti verso cliniche private

di Giacomo ZitoULTIMO AGGIORNAMENTO 17 ore fa - TEMPO DI LETTURA 3'

È stato arrestato in flagranza Roberto Palumbo, primario del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, fermato dalla polizia mentre riceveva 3mila euro in contanti dall’imprenditore Maurizio Terra, attivo nel settore delle cliniche private specializzate in dialisi e finito ai domiciliari.

Lo scambio di denaro e l’intervento della squadra mobile

L’arresto è avvenuto giovedì 4 dicembre nei pressi della Regione Lazio, quando gli agenti della squadra mobile hanno fermato i due uomini subito dopo la consegna della busta di contanti.

Il denaro, in banconote da 50 e 100 euro, è stato recuperato nell’auto del medico. L’operazione è stata condotta dalla sezione anticorruzione, che stava monitorando i movimenti di Palumbo e Terra nell’ambito di un’indagine già avviata da circa un anno.

L’ipotesi: pazienti indirizzati verso cliniche private

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, una volta dimessi dal reparto pubblico, i pazienti in dialisi sarebbero stati indirizzati verso strutture riconducibili a Terra in cambio di «benefit».

Nell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe De Falco emergerebbe un sistema più articolato: dalle informazioni raccolte risulterebbe anche l’utilizzo di una società schermo con prestanome per rendere più difficili i collegamenti tra i protagonisti.

Perquisizioni e altri indagati

Dopo gli arresti, la polizia ha eseguito diverse perquisizioni, sequestrando telefoni e altro materiale ritenuto utile alle indagini.

Tra le persone coinvolte compaiono medici e imprenditori, per un totale di oltre dieci indagati. Gli elementi acquisiti sono ora al vaglio degli investigatori per verificare l’ampiezza del presunto sistema corruttivo.

Le misure cautelari e le reazioni politiche

Palumbo è stato portato in carcere con l’accusa di corruzione, mentre Terra è stato posto ai domiciliari. Entrambi attendono la decisione del gip sulla richiesta di convalida avanzata dalla procura di Roma.

Non c'è stata al momento nessuna reazione politica in merito all'evento, tranne quella del deputato di AVS Angelo Bonelli, che ha definito «una vergogna» il presunto giro di mazzette, ringraziando la magistratura per averlo portato alla luce e richiamando l’attenzione sulle difficoltà di accesso alle cure nel sistema sanitario pubblico.

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