Roma, 11 dicembre 2025
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Ambiente, nuova vita sul litorale laziale: le tartarughe protagoniste della notte tra Sabaudia e Passoscuro

Nuove nascite sono attese per le prossime ore

di Anita ArmeniseULTIMO AGGIORNAMENTO 4 mesi fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Una notte da ricordare per le spiagge del Lazio, quella appena trascorsa, ribattezzata dagli esperti la «notte delle tartarughe». Sono infatti due gli eventi che hanno segnato il litorale laziale. A Sabaudia sono nate le prime 23 tartarughine marine della stagione, mentre a Passoscuro, frazione costiera del comune di Fiumicino, una tartaruga Caretta caretta ha scelto la spiaggia per deporre un nuovo nido.

A Sabaudia il primo schiudimento della stagione

Il nido di Sabaudia era stato individuato a metà giugno, quando la tartaruga aveva deposto ben 109 uova. Da quel momento, il sito è stato costantemente monitorato dal personale della Rete Regionale TartaLazio, attiva dal 2016 per la tutela e il monitoraggio delle Caretta caretta, una specie protetta.

Nella notte, la pazienza dei ricercatori e volontari è stata premiata: 23 piccoli esemplari hanno fatto il loro ingresso in mare, segnando l'inizio delle schiuse che, secondo gli esperti, proseguiranno anche nei prossimi giorni.

A Passoscuro: un nuovo nido grazie a una segnalazione tempestiva

Non meno emozionante l’evento avvenuto poco più a nord, sulla spiaggia di Passoscuro, dove un giovane, Yuri, ha avvistato una tartaruga in fase di nidificazione all’interno dello stabilimento balneare Nautin Club. Il ragazzo ha prontamente allertato la Capitaneria di Porto, permettendo così l’intervento tempestivo dei biologi e volontari della rete TartaLazio.

Il nido – il 19° della stagione nel Lazio, un vero e proprio record storico – è stato messo in sicurezza senza necessità di trasferire le uova, grazie alle ottimali condizioni ambientali: ampia spiaggia e distanza di sicurezza dalla battigia, elementi fondamentali per il corretto sviluppo degli embrioni.

Per la schiusa delle uova di Passoscuro bisognerà attendere circa 55-60 giorni, durante i quali i volontari si alterneranno per vigilare sul nido e garantire la sicurezza del sito.

Un segnale positivo per la biodiversità

I due eventi rappresentano un segnale incoraggiante per la conservazione della Caretta caretta e confermano che le coste laziali possono diventare un habitat sicuro e accogliente per la nidificazione di questa specie marina.

Il boom di nidificazioni del 2025, con ben 19 nidi rilevati nella regione, è frutto della crescente consapevolezza ambientale, della collaborazione tra istituzioni, cittadini e stabilimenti balneari, e del lavoro instancabile di volontari e ricercatori. «È un’emozione incredibile assistere a questi momenti – ha dichiarato un biologo della Rete TartaLazio – ma soprattutto è la conferma che gli sforzi messi in campo per proteggere queste tartarughe stanno dando risultati concreti».

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