Salute, Eleonora Mattia (Pd): «La Regione Lazio riapra consultorio Corviale»
«Corviale purtroppo non è l'unico caso: anche per i consultori di Consolata e di Massimina e del consultorio della Asl Roma 2, in largo Sette Chiese a Garbatella, sono in corso accorpamenti, trasferimenti e sospensione dei servizi», spiega Mattia
«La giunta Rocca dica cosa intenda fare per garantire la riapertura del consultorio famigliare di Corviale», ha affermato la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, nell'ambito di una interrogazione. Nella Regione Lazio ci sono 135 consultori e alcuni stanno chiudendo. Secondo i dati Istat nel Lazio gli abitanti sono 5,7 milioni e quindi 135 consultori coprono 1 consultorio ogni 40.000 abitanti circa, ovvero la metà di quelli previsti dalla legge.
L'interrogazione a Rocca
Questa la richiesta di Eleonora Mattia, «così come sollecitato in questi giorni dagli abitanti del quartiere assieme a funzionari Asl e istituzioni locali, e per assicurare l'accessibilità dei relativi servizi sul territorio durante il periodo della sua chiusura». I consultori sono luoghi di accoglienza e svolgono un ruolo cruciale nell'educazione sessuale e affettiva, promuovendo la consapevolezza e il rispetto di sé e degli altri.
I casi dei consultori di Consolata, Massimina e Garbatella
«Corviale purtroppo non è l'unico caso: anche per i consultori di Consolata e di Massimina e del consultorio della Asl Roma 2, in largo Sette Chiese a Garbatella, sono in corso accorpamenti, trasferimenti e sospensione dei servizi», spiega Mattia.
«Quando parliamo di degrado delle periferie e aree disagiate di Roma e del Lazio, non possiamo pensare come soluzione solo ad infrastrutture e opere di restyling. Dobbiamo garantire innanzitutto i servizi pubblici essenziali, come appunto i consultori. Se invece questi continuano a diminuire, che segnale diamo agli abitanti? Semplice: che lo Stato è assente e inaffidabile. Tenere aperto un consultorio o un altro servizio pubblico in zone come Corviale significa quindi non solo garantire un diritto ma anche tenere vivo un avamposto della legalità», conclude Mattia.
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