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«Roma non è condannata alla mediocrità». Il bilancio di Gualtieri tra sfide, cantieri e ricandidatura

Anita Armenise

Uno dei punti chiave della strategia di comunicazione di Gualtieri è stata la diffusione di video sui social per mostrare gli interventi in corso: «Era giusto spiegare ai romani cosa stessimo facendo»

gualtieri

Un sindaco soddisfatto del lavoro svolto, consapevole delle difficoltà ma determinato a proseguire il percorso iniziato. Roberto Gualtieri, nel corso della trasmissione Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, ha tracciato un breve bilancio della sua amministrazione, ha sottolineato i progressi compiuti e ha confermato la volontà di ricandidarsi per un secondo mandato.


«Fare il sindaco di Roma è un lavoro intenso, ma bello e appassionante» ha affermato, riconoscendo le difficoltà iniziali nel gestire una città spesso definita “ingovernabile”. L’eredità di problemi stratificati nel tempo – dalla manutenzione delle strade agli alberi non potati, fino alla gestione dei rifiuti – ha richiesto, secondo Gualtieri, un cambio di passo radicale. «Stiamo riuscendo a fare in 1, 2, 3 anni quello che di solito si fa in 10» ha dichiarato con orgoglio.


Sui social: «Era giusto spiegare ai romani cosa stessimo facendo»

Se da un lato le critiche ai numerosi cantieri aperti non sono mancate, dall’altro il sindaco rivendica la scelta di affrontare di petto le carenze infrastrutturali di Roma: «Abbiamo inflitto ai romani tanti cantieri, ma era necessario. Stiamo rifacendo la città in profondità». Un processo lungo, che – promette Gualtieri – continuerà fino alla fine della consiliatura e oltre. «Mi sarei ricandidato sin dall’inizio» ha ribadito, confermando il suo impegno per i prossimi cinque anni.


Uno dei punti chiave della sua strategia di comunicazione è stata la diffusione di video sui social per mostrare gli interventi in corso: «Era giusto spiegare ai romani cosa stessimo facendo, anche per concludere simbolicamente i lavori».


E poi sullo stadio di Pietralata: «si fa in tempi non biblici, ormai ci siamo». Ma non in questo mandato, «non è umanamente possibile». Infatti il Campidoglio sta lavorando sull'ipotesi del 2028 ma tutto dipenderà dal progetto esecutivo definitivo che verrà presentato. In quanto alle polemiche su Tony Effe, escluso dal concertone di Capodanno: «io mi sono già scusato, e ho detto che mi dispiaceva molto. Sarà al Circo Massimo questa estate: tutti devono essere liberi di fare i concerti». Ma la verità è che al sindaco è piaciuta la canzone di Achille Lauro: «Bellissima, ha fatto un bellissimo video alla Fontana di Trevi».


Gualtieri, l'incontro con Musk

Alla fine Gualtieri ha accennato al dibattuto incontro con Kimball Musk, fratello del più noto Elon, che avrebbe proposto spettacoli di droni per gli eventi del Giubileo. «L’idea è interessante, ma dovrà essere valutata dal Vaticano. Se vorranno farli, saremo a disposizione» ha spiegato.

Roma, dunque, tra sfide, progetti ambiziosi e una visione che guarda al futuro. Se la città sia davvero uscita dalla sua storica «condanna alla mediocrità», come affermato dal sindaco, lo diranno i prossimi anni e, soprattutto, i cittadini alle urne.

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