Flaminio, Capua: «Con il commissario per gli stadi, un’opportunità concreta di rinascita»
- Redazione La Capitale
- 2 giorni fa
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L’appello del presidente della Commissione Antidoping FIGC: «Ora serve una regia forte per restituire vita e funzione a uno stadio simbolo della Capitale»

Con l’introduzione della figura del commissario per gli stadi, lo Stadio Flaminio potrebbe finalmente uscire da un lungo stallo amministrativo e strutturale. A sottolinearlo è il professor Giuseppe Capua, medico specialista in medicina e traumatologia dello sport e presidente della Commissione Antidoping FIGC, che in una nota richiama con forza l’attenzione sulla necessità di intervenire tempestivamente per recuperare un impianto «simbolo dello sport e dell’architettura italiana».
Euro 2032 e Olimpiadi 2040: il Flaminio tra le priorità
Entro ottobre 2026, la FIGC dovrà selezionare cinque impianti da candidare per gli Europei di calcio 2032. I lavori dovranno partire entro aprile/maggio 2027. In questo contesto, Capua insiste: «Il tempo per discutere è finito: ora bisogna agire». Per lui, il Flaminio deve figurare tra le cinque priorità.
Nella stessa direzione, ricorda di aver rilanciato a febbraio 2024 l’idea della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2040, considerata «non solo come sogno sportivo, ma come progetto strategico». Capua sollecita la costituzione di un tavolo tecnico immediato che coinvolga istituzioni locali e nazionali: Comune, Regione, Ministeri, Soprintendenza, CONI, FIGC, società sportive e associazioni civiche.
Ribadisce inoltre la necessità di rispettare il vincolo architettonico dell’opera di Nervi, ma senza che questo diventi un ostacolo all’azione: «È possibile – e oggi più che mai necessario – progettare un Flaminio moderno, sostenibile e funzionale, nel rispetto della sua identità storica».
Un progetto strategico per Roma e per l’Italia
«Il Flaminio – scrive Capua – deve diventare il banco di prova di una stagione nuova, in cui la collaborazione tra pubblico e privato genera soluzioni, non ritardi». Il medico sportivo sottolinea come oggi esistano strumenti concreti, risorse dedicate e una nuova consapevolezza politica per passare finalmente all’azione.
«Roma merita un Flaminio vivo. L’Italia merita una Capitale all’altezza delle sue ambizioni olimpiche», conclude.