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Regione Lazio, in arrivo il direttore socio-sanitario nelle Asl: una svolta per l’integrazione tra sanità e welfare

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    Redazione La Capitale
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il nuovo direttore andrà ad affiancare la già esistente terna composta da direttore generale, sanitario e amministrativo, con il compito specifico di coordinare gli interventi sanitari e sociali

La Regione Lazio compie un passo deciso verso una maggiore integrazione tra il sistema sanitario e quello dei servizi sociali. La Giunta regionale ha infatti approvato una proposta di legge che prevede l’introduzione della figura del direttore socio-sanitario all’interno delle Asl. Un ruolo fortemente voluto dal presidente della Regione Francesco Rocca e dall’assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla persona, Massimiliano Maselli.


Regione Lazio, il ruolo del direttore sanitario

L'assessore Massimiliano Maselli
L'assessore Massimiliano Maselli

Il nuovo direttore andrà ad affiancare la già esistente terna composta da direttore generale, sanitario e amministrativo, con il compito specifico di coordinare gli interventi sanitari e sociali, superando la storica frammentazione tra i due ambiti.


«Questa figura rappresenta un importante e virtuoso esempio di vera integrazione socio-sanitaria, che gli assessorati alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione Lazio stanno cercando di raggiungere sempre di più», ha dichiarato Maselli, sottolineando come la nuova legge sia uno strumento strategico per rendere più efficiente e capillare la presa in carico dei cittadini, soprattutto quelli più fragili.


Secondo quanto previsto dalla proposta di legge, composta da sei articoli, il direttore socio-sanitario coadiuverà il direttore generale nella gestione complessiva delle Asl, partecipando alla programmazione strategica e garantendo l’attuazione degli obiettivi contenuti nel Piano sociale regionale.


Dovrà poi esprimere pareri obbligatori sulle materie di propria competenza. Per la selezione dei direttori socio-sanitari, sarà istituito un elenco regionale di aspiranti che abbiano i requisiti previsti dalla norma. Tale elenco sarà formato attraverso un bando pubblico che la Regione dovrà pubblicare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.


Questa iniziativa rappresenta un cambiamento strutturale nell’organizzazione delle Asl del Lazio, con l’obiettivo di rispondere in modo più efficace ai bisogni complessi della popolazione, promuovendo un approccio integrato e centrato sulla persona.



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