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Pietralata, Gualtieri: «Lo stadio si farà e avrà 9 ettari di verde». Ecco le prime immagini di come sarà

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 6 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Il primo cittadino promette che la costruzione dello stadio di Pietralata, insieme alla trasformazione dell'intero quadrante, «sarà una rigenerazione all'insegna del verde e della fruibilità»

stadio pietralata

«Lo stadio si farà e sarà davvero un'occasione importantissima non solo per dotare Roma di un grande impianto sportivo, ma anche per riqualificare e rigenerare un quadrante come quello di Pietralata». A garantirlo è il sindaco Roberto Gualtieri, a margine della conferenza stampa in Campidoglio per presentare il programma della Festa della musica e del progetto Rim 2026, il giorno dopo la notizia che il Comune è rientrato in possesso dell’area in via degli Aromi occupata abusivamente da circa 30 anni da un autodemolitore. «Sarà una rigenerazione - prosegue il primo cittadino - anche all'insegna del verde e della fruibilità. Ci saranno 800 alberi e 9 ettari di verde, e ci sarà la possibilità finalmente per i cittadini di fruire in sicurezza un quadrante importante che oggi è in uno stato di degrado e di abbandono».


Il cronoprogramma dei lavori

I lavori possono dunque proseguire e l'assessore all'Urbanistica Maurizio Veloccia ha fornito un cronoprogramma dei prossimi interventi. «In questa settimana - racconta - l'autodemolitore sta liberando l'area riconsegnata al Comune che poi verrà consegnata alla Roma. Questo rientro in possesso è importante perché ci permette di recuperare un altro spazio pubblico occupato e proseguire con i sondaggi archeologici visto che, pochi giorni fa, sempre il Tar si è pronunciato nuovamente a nostro favore, rigettando un’istanza con la richiesta di sospendere i lavori». A questo si aggiunge il sopralluogo di mercoledì 18 giugno, svolto dagli uffici dell'assessorato «per verificare lo stato di avanzamento delle indagini, che vanno avanti speditamente: la Roma prevede di terminare la parte archeologica entro tre mesi, salvo cause non imponibili ai propri tecnici, mentre quella geognostica è stata completata e consegnata, così come quella vegetazionale», aggiunge Veloccia.

 

La trasformazione di tutto il quadrante

La costruzione dello stadio della Roma si inserisce inoltre in una più ampia trasformazione dell'intero quadrante di Pietralata: «Accanto allo stadio infatti - prosegue l'assessore - sorgerà infatti un vero e proprio hub dell'innovazione e della ricerca scientifica: durante il sopralluogo abbiamo constatato che lo studentato di Sapienza è alle rifiniture finali mentre sono iniziati lavori propedeutici alla realizzazione delle sedi del Rome Technopole, l'ecosistema dell'innovazione che raccoglie il sistema universitario laziale, Unindustria, Comune e Regione con un investimento di oltre 30 milioni. Tutta l’area sarà poi immersa in un enorme parco verde».


Il parco verde intorno allo stadio

Il verde, in effetti, è proprio il tema su cui insiste la parte di cittadini contrari al progetto per costruire l'impianto sportivo. Tanto che da mesi, i comitati contro lo stadio, hanno messo in campo diverse azioni per difendere l'«area boschiva» presente nella zona. «Su questo punto - sottolinea Veloccia - abbiamo chiesto alla As Roma di lavorare con grande attenzione per realizzare un sistema ecologico e ambientale con zone a verde urbano attrezzato e fruibile da tutta la città, insieme a parti più naturalistiche in modo da compensare le aree occupate dallo stadio. Si tratta di quasi 93mila metri quadri, 8mila metri quadri di aree attrezzate e con l'impianto di 819 nuovi alberi. Inoltre il parco sarà completamente sostenibile: avrà autonomia idrica grazie a un sistema di irrigazione che non attingerà a falde o rete pubblica, e un bacino di laminazione sotto al campo da gioco che consentirà anche la raccolta e il riuso dell’acqua oltre al drenaggio eventi meteorologici avversi».

 

E conclude l'assessore: «Rispetto allo studio di fattibilità, abbiamo voluto che un'area inizialmente prevista a cavea fosse sostituita da uno spazio naturale con due differenti tipologie di verde: una più urbana e un’altra di forestazione. Il nostro obiettivo, infatti, è che con il nuovo impianto sportivo non si riduca, ma aumenti e migliori la qualità ambientale di tutto il quadrante».


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