Roma si prepara a suonare: nel 2026 arriva «Rim - Roma in musica», il grande festival diffuso in ogni quartiere e diretto da Daniele Silvestri
- Camilla Palladino
- 20 giu
- Tempo di lettura: 4 min
Si terrà al 19 al 21 giugno, con concerti in ogni angolo della città. L’anteprima è fissata per sabato 21 giugno 2025. Gualtieri: «Parteciperò anche io, con la mia chitarra». Smeriglio: «Costruiamo luoghi informali di incontro. La città sarà un’orchestra»

Una parata musicale da Trastevere a piazza del Popolo, palchi in ogni municipio, jam session con musicisti affermati e dilettanti, scuole protagoniste e una città trasformata in un gigantesco pentagramma vivente. È l’ambizioso progetto di «Rim - Roma in musica», il nuovo festival ideato dal Campidoglio con la direzione artistica di Daniele Silvestri, presentato nella mattinata di venerdì 20 giugno nella sala delle Bandiere. L’iniziativa andrà in scena per la prima volta dal 19 al 21 giugno 2026, in concomitanza con la Festa della musica europea.
La Festa della musica
L’anteprima è fissata per domani, sabato 21 giugno, giorno in cui si celebrerà la nuova edizione della Festa della musica. Quest’anno, in particolare, l’evento assumerà un significato ancora più ampio e diffuso: oltre cinquanta concerti gratuiti sono in programma in ogni angolo della città, dai parchi ai mercati, dalle borgate alle ville storiche, passando per teatri, stazioni della metropolitana, spiagge e spazi informali.
Smeriglio: «Eventi distribuiti in maniera equa dalla periferia al centro»
«Gli eventi sono distribuiti in maniera equa dalla periferia al centro, dai luoghi di passaggio a quelli simbolici», ha spiegato l’assessore capitolino alla Cultura Massimiliano Smeriglio, sottolineando anche l’attenzione rivolta a Ostia, dove la valorizzazione culturale del territorio si intreccia con il recupero della gestione pubblica delle spiagge: «Vogliamo restituire questi spazi alla legalità, alla trasparenza e alla partecipazione, costruendo sopra una solida programmazione culturale».
Smeriglio ha ricordato che la Festa della musica è «un evento internazionale celebrato in 120 paesi. Il suo slogan "musica dappertutto e concerti in nessun luogo" mantiene una modernità straordinaria. Lo interpretiamo costruendo luoghi informali, sparsi, in cui musicisti e appassionati possano incontrarsi liberamente».
Gualtieri: «Parteciperò anch’io, in modo discreto, con la mia chitarra»
La giornata del 21 giugno sarà quindi un’anteprima concreta di quanto accadrà nel 2026 con «Rim - Roma in musica», un progetto fortemente voluto anche dal sindaco Roberto Gualtieri: «Roma è una città con una scena musicale ricchissima, ma vogliamo fare in modo che tutta la musica che esiste a Roma possa esprimersi. Da tempo sognavo un momento in cui l’intera città venisse invasa dalla musica: ogni quartiere, ogni strada, ogni piazza. Rim si articolerà in tre giornate, con due grandi momenti: una parata musicale e una gigantesca jam session». E a margine della conferenza stampa ha annunciato: «Sì, ci sarò anch’io: parteciperò in modo discreto, con la mia chitarra, magari suonando con qualche gruppo di ragazzi».
Per Daniele Silvestri, che ne sarà il direttore artistico, Rim rappresenta «qualcosa che non esiste da nessun’altra parte nel mondo». Ogni municipio ospiterà due grandi palchi, adottati da artisti di rilievo ma aperti anche a semplici cittadini e turisti che potranno candidarsi per esibirsi. «Immagino palchi dove si alternano artisti noti e persone comuni, in una dimensione di improvvisazione guidata ma libera. Chi assisterà vedrà qualcosa di irripetibile».
L'apertura del «Rim - Roma in musica»
Il festival si aprirà con una grande sfilata musicale che attraverserà la città, da piazzale della stazione Trastevere fino a piazza del Popolo. «Vorrei che lungo il percorso alcune piazze e strade diventassero aree tematiche - ha aggiunto Silvestri - una piazza per i liutai, una per i vinili, una per i cantastorie, le mostre, le narrazioni musicali. Anche le stazioni della metro e i negozi potrebbero ospitare micro-performance. Chiedo all’amministrazione uno sforzo collettivo per portare davvero la musica ovunque».
Il simbolo scelto per Rim sarà un fiore a 15 petali, ciascuno colorato in rappresentanza di un municipio. Centrale sarà anche il coinvolgimento delle scuole, non solo musicali. «Vorremmo - ha spiegato Gualtieri - che durante l’anno scolastico i ragazzi lavorassero ai brani da portare a Rim, coinvolgendo anche chi non studia musica. È un percorso collettivo che parte da settembre e culmina nella parata, dando identità musicale a ogni quartiere».
Il tributo di Daniele Silvestri a Remo Remotti
In occasione della conferenza stampa, Silvestri ha colto l’opportunità per rendere omaggio a Remo Remotti, a dieci anni dalla sua scomparsa, che ricorreranno proprio domani (21 giugno). Il poeta e artista romano è celebre anche per il suo monologo «Me ne andavo da quella Roma – Mamma Roma addio», recentemente trasformato in un brano musicale dal rapper Piotta, con la partecipazione di numerosi artisti tra cui Carlo Verdone ed Emanuela Fanelli.
Silvestri ha presentato una sua personale reinterpretazione del testo, intitolata «Torno a casa mamma Roma», un omaggio poetico e musicale che rilegge in chiave affettuosa e contemporanea lo spirito critico e romantico di Remotti. Un tributo che si inserisce perfettamente nel senso profondo del progetto Rim: una città che si racconta attraverso le sue voci, le sue note e la sua memoria culturale.