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Per gli sgomberi a Val Cannuta Unione Inquilini chiede soluzioni condivise e lancia una manifestazione il 17 giugno

  • Edoardo Iacolucci
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Le famiglie coinvolte sono state trasferite in centri di accoglienza temporanei, suscitando preoccupazione tra associazioni e realtà sociali del territorio

val cannuta
Via di Valcannuta (La Capitale)

Continuano gli sgomberi nel complesso abitativo di via di Val Cannuta, con conseguenze dirette anche su nuclei familiari fragili, tra cui persone con gravi problemi di salute. Le famiglie coinvolte sono state trasferite in centri di accoglienza temporanei, suscitando preoccupazione tra associazioni e realtà sociali del territorio.


In risposta alla situazione, Unione Inquilini ha lanciato un appello pubblico alle associazioni, sindacati e forze politiche per partecipare alla manifestazione in programma martedì 17 giugno alle ore 9.30, in piazza Giovanni da Verrazzano, allo sportello comunale per la casa, per chiedere il rispetto dei diritti e della dignità delle famiglie coinvolte.


Il contesto: la chiusura del complesso entro il 30 giugno

Il complesso abitativo è oggetto di un piano di dismissione da parte del Caat (Centro assistenza alloggiativa temporanea) con termine fissato al 30 giugno 2025. Nonostante l'apertura di un tavolo di confronto con Unione Inquilini, proseguono gli interventi di sgombero, senza, secondo i promotori della manifestazione, soluzioni abitative alternative concrete e stabili.


Le richieste di Unione Inquilini

L’Unione Inquilini chiede una transizione diretta da casa a casa, «senza passaggi intermedi in strutture temporanee». Ancora, Criteri chiari e trasparenti «per l’assegnazione delle case popolari, in modo da garantire equità e certezza alle famiglie».

Altre richiesta sono la riforma della misura Sassat «superando il limite temporale di “due anni più due” per assicurare un vero accompagnamento sociale fino all’assegnazione definitiva» e un tavolo di confronto politico e sociale permanente «con il coinvolgimento di tutte le parti interessate, per una gestione condivisa dell’emergenza abitativa».


Val Cannuta, una manifestazione per chiedere rispetto e soluzioni

L’appello di Unione Inquilini mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una mobilitazione ampia e trasversale. «Non possiamo accettare sgomberi senza alternative. Non possiamo lasciare sole le persone più fragili», si legge nella nota diffusa.


La manifestazione del 17 giugno si propone di dare voce a chi rischia di restare senza casa, richiedendo un cambio di approccio che tenga insieme legalità, inclusione e giustizia sociale.

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