top of page
Progetto senza titolo-33.png

Nastri d’Argento Documentari 2025: tra memoria, cultura e sport, il racconto del reale è protagonista dell’edizione

  • Edoardo Iacolucci
  • 10 mar
  • Tempo di lettura: 4 min

A Roma i migliori film su cinema, cultura, sport e memoria, con riconoscimenti speciali a Liliana Segre, Marcello Mastroianni e Luc Merenda

marcello
Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo

Il cinema del reale, la memoria personale e collettiva, il valore culturale dello sport e il racconto dell’identità italiana si confermano al centro della scena nella nuova edizione dei Nastri d’Argento Documentari 2025. Tra i protagonisti di quest’anno Cutro, Calabria, Italia di Mimmo Calopresti, premiato per il Cinema del Reale, Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio per la sezione Cinema, Cultura, Spettacolo, e La valanga azzurra di Giovanni Veronesi, inserito nella speciale cinquina dedicata allo sport. A conquistare il Nastro per il Miglior Docufilm è stato invece Controluce di Tony Saccucci, che racconta la storia di Adolfo Porry-Pastorel, intraprendente fotoreporter italiano, considerato tra i primi pionieri del fotogiornalismo nel nostro Paese.


Ai Nastri d'Argento «Ciao, Marcello» è il Documentario dell’Anno

La cerimonia di premiazione si è svolta questa sera al Cinema Barberini di Roma, dove è stato consegnato anche il Nastro d’Argento al Documentario dell’anno a Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo, firmato da Fabrizio Corallo, con la sceneggiatura scritta insieme a Silvia Scola. Il film è un omaggio affettuoso all’attore più amato del cinema italiano, raccontato attraverso la sua stessa voce e arricchito da testimonianze d’archivio dei protagonisti del suo tempo. Il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici ha sottolineato il valore del documentario, capace di attraversare la carriera di Mastroianni con semplicità e naturalezza, tratti distintivi del suo carisma senza tempo.


Premi speciali: Liliana Segre, Eleonora Duse e lo sport italiano

Tra i Premi speciali assegnati quest’anno spicca l’omaggio alla senatrice Liliana Segre, protagonista del film Liliana di Ruggero Gabbai. Un racconto toccante in cui, per la prima volta, Segre ripercorre la sua vita, dalle leggi razziali alla deportazione, fino al ritorno nei luoghi della memoria.


«Un’espressione di pace di una donna di pace»

ha scritto la senatrice in un messaggio di ringraziamento, ricordando come il documentario sia stato girato alla vigilia di eventi drammatici che hanno cambiato profondamente la sua vita e quella di molti altri.


Il Premio per la Miglior Opera Prima è stato assegnato a Duse, the Greatest di Sonia Bergamasco, un viaggio discreto e appassionato nella figura di Eleonora Duse, raccontata attraverso le sue lettere e le poche tracce visive rimaste. Un racconto intimo che rivela il legame profondo tra l’autrice e l’attrice, in un dialogo tra passato e presente costruito con pudore e grazia.


Per lo sport, è salito sul podio anche Eroici! 100 anni di passione e racconti di sport di Giuseppe Marco Albano, dedicato al centenario del Corriere dello Sport, testata nata nel 1924 e divenuta punto di riferimento per generazioni di lettori e tifosi. Il film ripercorre un secolo di imprese e grandi campioni, celebrando lo sport come specchio della società italiana.


Luc Merenda è il Protagonista dell’anno

Il Premio Protagonista dell’anno è stato conferito a Luc Merenda, celebre volto del cinema di genere anni ’70, raccontato in Pretendo l’inferno di Eugenio Ercolani. Il documentario ripercorre con energia la carriera e la vita dell’attore francese, ormai italiano d’adozione, tra cinema popolare, impegno politico e racconti senza filtri. Un’opera che diverte e commuove, restituendo l’atmosfera di un’epoca iconica della cinematografia italiana.


Menzione speciale a Mario Verdone: il critico viaggiatore

Chiude il palmarès la Menzione Speciale assegnata a Il critico viaggiatore di Luca Verdone, dedicato al padre Mario Verdone, figura centrale della cultura cinematografica del Novecento. Poeta, critico, docente, esperto di cinema d’avanguardia e di circo, Verdone è stato anche una figura di riferimento per i Giornalisti Cinematografici Italiani. Un omaggio affettuoso e colto, che riporta alla luce una personalità intellettuale straordinaria.


Una stagione importante per il documentario italiano

«Si chiude con questi premi un anno sempre più significativo per il documentario italiano»

ha dichiarato Laura Delli Colli, presidente del Sngci, sottolineando come la selezione 2025 abbia saputo unire il racconto del reale alla cronaca, arricchita dalla narrazione cinematografica.

«Con i complimenti a tutti gli autori e i produttori che ci hanno proposto un’annata così importante – ha aggiunto – va anche evidenziata la varietà dei temi affrontati, dalla cultura allo spettacolo, dalla musica al teatro, fino allo sport, con una cinquina davvero speciale».

I finalisti e premi speciali sono stati selezionati tra 185 titoli visionati entro il 31 dicembre scorso, presentati nei principali festival, rassegne specializzate e in alcuni casi già trasmessi su reti o piattaforme televisive.


Un premio di valore nazionale

I Nastri d’Argento, giunti alla 79esima edizione, sono un premio di interesse culturale nazionale, promosso dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci) e realizzato con il sostegno del ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, insieme al supporto di partner istituzionali e sponsor privati. Un riconoscimento che conferma, ancora una volta, la centralità del documentario nel panorama audiovisivo italiano e internazionale.

bottom of page