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Matilde Gioli inaugura l’edizione 2025 di Piazza di Siena: «Partecipo per passione, questo evento unisce sport, natura e città»

  • Immagine del redattore: Rebecca Manganaro
    Rebecca Manganaro
  • 3 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Dal 21 al 25 maggio torna il Csio Roma – Master d’Inzeo: sport, paesaggio e cultura si fondono in un evento gratuito e sostenibile nel cuore di Villa Borghese

Conferenza Piazza di Siena
Conferenza Piazza di Siena

Quando arriva il tempo di Piazza di Siena, Roma cambia volto. Dal 21 al 25 maggio, il cuore verde di Villa Borghese ospiterà la 92esima edizione del Csio Roma – Master d’Inzeo, uno degli appuntamenti più iconici del calendario equestre internazionale. Ma Piazza di Siena è molto più di un concorso ippico: è un crocevia di sport, cultura, paesaggio e innovazione, che ogni anno richiama migliaia di persone in uno dei contesti più affascinanti della Capitale.


Matilde Gioli, madrina con passione

Ad accendere i riflettori sull’edizione 2025 è Matilde Gioli, attrice e appassionata di cavalli, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione di oggi, lunedì il 12 maggio. «È un regalo che faccio a me stessa», ha detto con il sorriso di chi ama davvero questo mondo. «Sarei voluta arrivare a cavallo, ma anche camminare tra questi luoghi è un’emozione». La sua presenza ha dato un volto familiare e autentico a un evento che continua a unire l’eleganza dell’equitazione al carattere aperto e popolare di una festa cittadina.


Un evento gratuito e condiviso, nel cuore verde della Capitale

In effetti, la forza di Piazza di Siena sta proprio nella sua capacità di essere insieme un appuntamento di alto livello sportivo e una manifestazione profondamente accessibile. L’ingresso è gratuito, il pubblico può assistere alle gare seduto sulle tribune, e il contesto – l’Ovale verde di Villa Borghese – si conferma tra i più belli e sostenibili al mondo per accogliere eventi. Le strutture temporanee, il ritorno all’erba naturale e il rispetto del paesaggio fanno parte di un modello di rigenerazione urbana che sta facendo scuola.


Un gioco di squadra per un patrimonio condiviso

La conferenza stampa ha riunito rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dal presidente della Fise Marco Di Paola, che ha ricordato quanto sia significativo organizzare un evento sportivo in uno spazio che è anche patrimonio monumentale: «un privilegio, ma anche una grande responsabilità». A raccogliere questa sfida è un sistema coeso, come ha sottolineato Flavio Siniscalchi capo del dipartimento per lo Sport, parlando di un vero «gioco di squadra» tra enti pubblici e sportivi per un evento che oggi rappresenta un modello di integrazione tra sport, cultura e inclusione.


Dello stesso parere anche Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, che ha ribadito il valore pubblico della manifestazione: gratuita, sostenibile e pensata per restituire qualcosa alla città. Non solo durante i cinque giorni di gara, ma tutto l’anno, grazie a un progetto di manutenzione costante e alla volontà di far nascere una fondazione che custodisca e valorizzi l’area in modo stabile.


Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha evidenziato come Piazza di Siena sia ormai una vera e propria «venue olimpica», ponendo l’attenzione non solo sulla qualità della competizione ma sul ruolo strategico dell’equitazione all’interno del panorama sportivo: l’unico sport in cui uomini e donne gareggiano insieme, e dove a competere sono sempre due atleti – cavallo e cavaliere. Anche per questo, ha aggiunto, serve investire nel settore allevatoriale e nella valorizzazione della razza equina.


Uno sguardo più politico è arrivato dalla vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, che ha parlato della manifestazione come di un pezzo importante dell’identità collettiva della città. Mentre l’assessore capitolino ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato ha insistito sul carattere popolare e accessibile dell’evento, diventato «la ciliegina su una torta fatta di grandi eventi» che Roma ospita con sempre maggiore capacità organizzativa.


Infine, Remo Chiodi – in rappresentanza del Masaf – ha sottolineato l’importanza del progetto Master Talent, pensato per valorizzare i giovani cavalli italiani e guardare con attenzione alla filiera del cavallo come risorsa economica e sportiva insieme.


Un modello di sostenibilità urbana

Accanto alla dimensione sportiva, Piazza di Siena conferma anche la sua vocazione ecologica. Negli ultimi anni, grazie a progetti come ZeroDIE – acronimo di Zero Deforestazione, Impatto, Emissioni – l’intero impianto è stato rinnovato con una logica ambientale: via la ghiaia, spazio all’erba, strutture a impatto minimo, continuità tra paesaggio e fruizione.

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