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"Luglio nel Chiostro", a Bravetta un festival di musica dal vivo anima il Complesso del Buon Pastore

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 13 ore fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Appuntamento dal 15 al 20 luglio per il Bravetta Music Fest. Ingresso libero con musica, cultura e incontri sotto le stelle

bravetta music fest
Il Complesso del Buon Pastore (La Valle dei Casali)

Musica, cultura e incontri sotto le stelle nel cuore di Bravetta: Artemisia Officina Creativa ETS presenta “Luglio nel Chiostro”, il festival musicale che animerà il suggestivo Chiostro del Buon Pastore dal 15 al 20 luglio, con concerti ogni sera alle ore 21:00 a ingresso gratuito.


Organizzato da Artemisia Officina Creativa, con il patrocinio del Municipio XII di Roma, il festival propone una selezione eclettica di artisti di livello nazionale e internazionale, creando un ponte tra tradizione e sperimentazione, con l’obiettivo di valorizzare l’interculturalità territoriale.


Il Chiostro del Buon Pastore, luogo storico e simbolico del quartiere Bravetta, si trasforma in

un punto d’incontro aperto alla cittadinanza, dove la musica diventa strumento di dialogo e

partecipazione.


Appuntamenti e programma

La lineup del festival prevede una varietà di artisti che spaziano dalla musica afro-dance a Stravinsky, oltre a numerosi incontri culturali:


  • Badara Seck – vocalist e autore senegalese dalle straordinarie doti vocali. Cantando le sue storie ha girato il mondo dal Canada all’Europa. In Italia, su invito di Mauro Pagani, ha collaborato negli ultimi anni con Massimo Ranieri alla realizzazione di dischi in studio e di concerti dal vivo. Nel nostro Chiostro Badara e la sua band portano la testimonianza attiva di una cultura, quella africana, che non intende rinunciare alla propria identità ma che è in grado di trovare nella fusione con le altre il proprio equilibrio;


  • Amedeo Ariano – jazzista di fama internazionale ed eclettico batterista porta nel Chiostro il suo terzo lavoro discografico come band leader: Afrodance. Un disco che fonde la perfetta conoscenza della grammatica jazz tradizionale e suoni e ritmiche di terre lontane in un modo nuovo, elegante e raffinato. Le composizioni sono intrise di un profondo lirismo dove la melodia è sempre in primo piano. Amedeo Ariano è da anni batterista, tra gli altri, di Sergio Cammariere, Gegè Telesforo, Nino Buonocore e ha collaborato nella sua carriera con artisti del calibro di Lucio Dalla, Renzo Arbore, Gianni Morandi, Ornella Vanoni;


  • Braconi e Di Tella – I maestri portano in scena il concerto per due pianoforti “Riti di natura: dalla visione al sacrificio”. Il programma, che ha come focus il capolavoro di Igor Stravinsky “La sagra della Primavera” prevede inoltre l’esecuzione del “Prélude à l’après-midi d’un faune” di Claude Debussy e delle “Danze Polovesiane (da Il Principe Igor)” di Alexander Borodin ed è un viaggio ideato per esplorare tre visioni musicali ispirate alla natura, al mito e alla ritualità nella musica a cavallo tra il XIX ed il XX secolo;


  • Nubras Ensemble – ensemble internazionale unico nel suo genere, riconosciuto per la straordinaria capacità di fondere l’eleganza della musica da camera con l’estetica folk del Sud Italia e dei Balcani. Il cuore è il trio d’archi, che incarna la raffinatezza della musica classica, integrandosi con i ritmi e le melodie pulsanti della fisarmonica e della gajda, strumenti che evocano i suoni vibranti del Mediterraneo e dell’Europa dell’Est. La voce evocativa di Roxana, artista italo-romena di origine Rom che ha all’attivo una lunga collaborazione con Moni Ovadia, dona profondità e autenticità. A completare l’ensemble, il sassofono contralto e le dinamiche percussioni di Giovanni Lo Cascio, figura storica della world music italiana, apportano energia travolgente e virtuosismo, creando un'esperienza sonora unica;


  • Hōrai con Ghassan Azaiez – nasce da un’idea di Margherita Flore di scrittura contaminata da espressioni di idee politiche in libertà, critiche sociali con racconti di storie prese in prestito da mondi vicini e lontani, da storie zen a racconti di stati di introspezione. «Il fascino di un Ideale, il richiamo di una speranza antica, speranza che ha trovato in parte esaudimento in molti cuori, nella bellezza semplice di vite disinteressate». Hōrai è un termine giapponese che descrive la visione dell’intangibile, spesso invisibile ai più e tende a riapparire nei dipinti, nei sogni, nella poesia, nella musica. Al Chiostro verrà presentato il disco “Rage & Fances”, in uscita con l’etichetta T-Recs. che spazia dal post rock al folkloristico, con testi in inglese ed in italiano.


  • Girotto, Servillo, Mangalavite – i maestri portano al Chiostro “L’anno che verrà - Canzoni di Lucio Dalla”, una rilettura contemporanea dalle tinte jazz dei capolavori del cantautore bolognese. Tre personalità artistiche, provenienti da culture musicali diverse, ricche e versatili in cui non difetta estro, capacità interpretativa e innata voglia d’improvvisare. Dicono di questo concerto: «Lucio Dalla sapeva indagare il futuro con le sue canzoni da profeta e per questo ci avviamo con la lampada a ripercorrerle, canzoni antiche come la terra, ma con dentro un motore che guarda il domani. A noi, il tentativo di rileggere i suoi brani tenendo conto di tutto questo, sperando di indagare e ritrovare nella sua scrittura la capacità di fare della canzone un segnale imprescindibile del nostro cercare la vita, del fare poesia».


Il programma completo è disponibile sul sito dell'iniziativa e sui canali social.

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