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Inaugurata la nuova piazza Augusto Imperatore dopo 19 anni di attesa: il secondo lotto terminerà entro il 2025 e il terzo entro il 2026

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Il progetto - diviso in tre lotti - risale al concorso internazionale del 2006, vinto dal gruppo Urbs et Civitas guidato dall’architetto Francesco Cellini, ma i lavori veri e propri sono iniziati a maggio 2020

La nuova piazza Augusto Imperatore (La Capitale)
La nuova piazza Augusto Imperatore (La Capitale)

Una piazza pedonale nel cuore di Roma. È la nuova piazza Augusto Imperatore, lo spazio urbano che riconnette il Mausoleo di Augusto con via di Ripetta e l’abside della chiesa di S. Carlo al Corso, inaugurata nella tarda mattinata di venerdì 6 giugno dopo quasi 20 anni di attesa. Il progetto - diviso in tre lotti - risale infatti al concorso internazionale del 2006, vinto dal gruppo Urbs et Civitas guidato dall’architetto Francesco Cellini, ma i lavori veri e propri sono iniziati a maggio 2020.


I rallentamenti nelle operazioni sono stati determinati anche dai ritrovamenti archeologici come strutture tardo-antiche, lacerti di mosaico, un cippo pomeriale e una pregiata testa di divinità femminile in marmo, che saranno posizionati all'interno del Mausoleo. Per realizzare tutti gli interventi su 3mila metri quadrati sono stati investiti complessivamente 35 milioni di euro, 28 stanziati dal Campidoglio e 7 dai privati (6 della Fondazione Tim e quasi 1 di Bulgari).


L'inaugurazione del primo lotto: la nuova piazza Augusto Imperatore

Il taglio del nastro per la nuova piazza Augusto Imperatore (La Capitale)
Il taglio del nastro per la nuova piazza Augusto Imperatore (La Capitale)

Il taglio del nastro ha riguardato l'apertura del primo lotto del cantiere, il più corposo da 12,2 milioni di euro, vale a dire lo spazio con le due ampie cordonate - l’una verso via di Ripetta, l’altra verso l’abside della chiesa di S. Carlo al Corso - che mette in connessione il piano stradale attuale con la quota originaria del Mausoleo, impreziosita da parte della pavimentazione originale in travertino del I secolo a vista.


È stata inoltre aggiunta una caffetteria (operativa entro la fine dell'anno) con un info point (attivo da oggi) ed è stato consolidato il terrapieno di fondazione della chiesa di San Rocco e del pilone del passetto tra questa e la chiesa di S. Girolamo dei Croati. Infine è stato realizzato l’adeguamento della rete fognaria: un intervento particolarmente complesso stando a quanto spiegato dai tecnici presenti il giorno dell'inaugurazione.


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Il cronoprogramma del secondo e terzo lotto

La cordonata verso l’abside della chiesa di S. Carlo al Corso (La Capitale)
La cordonata verso l’abside della chiesa di S. Carlo al Corso (La Capitale)

Il secondo lotto (da 4,9 milioni), i cui lavori sono al momento in corso e termineranno entro il 2025, prevede un camminamento che ruota attorno al Mausoleo, con terrazze di affaccio da cui sarà possibile ammirare la struttura costruita nel 28 a.C. e che rappresenta il più grande sepolcro circolare conosciuto del mondo antico. Nella mattinata di venerdì 6 giugno sono iniziati anche gli interventi del terzo lotto del progetto (da 7,2 milioni), cioè il restauro e la sistemazione interna del Mausoleo, che saranno completati entro il 2026 sotto la direzione tecnica della sovrintendenza capitolina ai beni culturali, con il contributo della Fondazione Tim.

 

Il percorso nell'area verde anulare e il collegamento pensile del Mausoleo

I lavori in corso dentro e fuori al Mausoleo (La Capitale)
I lavori in corso dentro e fuori al Mausoleo (La Capitale)

Quest'ultimo step prevede diverse operazioni: la realizzazione di opere di completamento e finitura degli ambienti interni, il restauro della cella funeraria e l’installazione degli impianti. Sarà ricavato un nuovo percorso di visita all’interno dell’area verde anulare, i cui cipressi saranno sostituiti con nuovi esemplari. E sarà inoltre aggiunto un collegamento pensile tra via dei Pontefici e la quota dell’ex cortile di Palazzo Correa, che costituirà un elemento significativo di connessione funzionale tra il Mausoleo e il tessuto urbano che lo inglobava fino al secolo scorso. I lavori di quest’ultima fase avranno una durata di 18 mesi, per un importo totale di 7 milioni e 190mila euro. 


Gualtieri: «Una delle piazze più straordinarie del mondo intero»

La nuova piazza Augusto Imperatore, guardando verso via di Ripetta (La Capitale)
La nuova piazza Augusto Imperatore, guardando verso via di Ripetta (La Capitale)

«Questo traguardo segna l’inizio di un percorso entusiasmante che ci porterà a proseguire entro l'anno i lavori per il completamento dell’area circostante il Mausoleo e, successivamente, alla musealizzazione del monumento stesso, realizzata secondo il progetto di uno dei più grandi architetti viventi, Rem Koolhaas. È una grande emozione perché stiamo restituendo alla città uno dei suoi luoghi più iconici, destinato a diventare una delle piazze più straordinarie di Roma e, quindi, del mondo intero», ha detto il sindaco Roberto Gualtieri. «È fondamentale - ha aggiunto l'assessore capitolino alla Cultura Massimiliano Smeriglio - che questi luoghi siano conservati e curati, ma anche resi fruibili e accessibili alla cittadinanza, perché la loro bellezza e il loro valore storico possano essere apprezzati da chiunque».


L'intervento dei privati

La fondazione Tim, per celebrare la collaborazione, ha prodotto un documentario sulla storia del Mausoleo e dell'imperatore Augusto che sarà disponibile a giorni gratuitamente su Tim Vision. «Investire nella cultura non è solo un gesto di responsabilità civile ma anche una scelta consapevole: significa generare valore per la collettività, rafforzare il senso di appartenenza e promuovere una visione condivisa del futuro», ha detto Alberta Figari, presidente di Tim e di fondazione Tim.


Per quanto riguarda Bulgari, il gruppo curerà l'allestimento e le mostre all'interno del polo museale. «Trasformare un luogo così simbolico in uno spazio museale d’avanguardia, aperto a tutti, rappresenta per Bulgari non solo un atto di mecenatismo, ma un tributo sentito alle nostre radici romane e al patrimonio culturale che continua a ispirare la nostra visione del futuro», ha sottolineato il ceo Christophe Babin.





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