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Casal Bertone, ripartono dopo 20 anni i lavori per il mercato e il museo. Gualtieri: «Giornata storica»

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 23 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

I lavori, che dureranno circa un anno, sono finanziati con circa 2 milioni di euro provenienti da una convenzione urbanistica come opera di compensazione

Il sopralluogo a Casal Bertone
Il sopralluogo a Casal Bertone

Il completamento del mercato rionale di via Alberto Pollio, nel quartiere romano di Casal Bertone, la musealizzazione dell’area archeologica emersa durante gli scavi e la sistemazione della viabilità su via Rivisondoli. Sono i tre interventi previsti dai lavori iniziati sul posto oltre due decenni fa e poi bloccati fino a diventare simbolo delle opere incompiute della Capitale. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura coperta con 24 banchi di vendita, un parcheggio pubblico da 64 posti auto dotato di pannelli fotovoltaici e un percorso pedonale sopraelevato che consentirà la visita ai reperti rinvenuti, tra cui un tratto dell’antica via Collatina con sepolture e corredi funerari risalenti ai primi secoli dopo Cristo.


Il sopralluogo sul posto

I lavori, che dureranno circa un anno, sono finanziati con circa 2 milioni di euro provenienti da una convenzione urbanistica come opera di compensazione. «È una giornata storica – ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri durante un sopralluogo nel cantiere nella mattinata di lunedì 14 luglio – perché si sblocca finalmente un’opera rimasta ferma da quasi dieci anni, diventata uno dei tanti simboli del degrado e dell’abbandono urbanistico della città». Il primo cittadino era accompagnato dall’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia e dal presidente del IV municipio Massimiliano Umberti.


La cronostoria del cantiere di Casal Bertone

Il cantiere del mercato era stato avviato nel 2005 con l’obiettivo di trasferire i banchi attivi in via Ricotti, un’area provvisoria e inadeguata, in una sede attrezzata e regolare. Ma durante gli scavi per il parcheggio erano affiorati importanti resti archeologici, tra cui un lungo tratto della via Collatina antica costeggiato da tombe e corredi funebri. Le indagini archeologiche erano iniziate nel 2009, ma l’intero progetto era stato poi sospeso. La ripartenza è avvenuta formalmente il 27 giugno scorso, con la firma del contratto tra Campidoglio e la ditta esecutrice, la Cam spa. La presenza dei reperti ha portato a una revisione dell’intervento, con l’inserimento di uno spazio museale che permetta la conservazione e la fruizione pubblica dei beni archeologici.


«Un luogo di cultura e socialità»

«Dopo un grande lavoro amministrativo siamo riusciti a rimettere in moto questa opera – ha sottolineato Gualtieri – che sarà completata entro un anno. Oltre a essere un mercato moderno, sarà anche un luogo di cultura e socialità, con spazi ampi, tecnologicamente attrezzati e integrati con l’area archeologica». Il sindaco ha invitato i cittadini a trasferire le attività da via Ricotti nella nuova sede, definita «bella, accogliente e ricca di opportunità». E ha aggiunto: «Questa zona può diventare un punto di aggregazione, non solo commerciale ma anche sociale e culturale. Interverremo anche su via Fieramosca, dove è partita l’acquisizione del parco, e continueremo a lavorare per completare le altre opere attese nel quartiere».


L'inaugurazione prevista per il 2026

L’assessore Veloccia ha ricordato le difficoltà attraversate dal progetto negli ultimi 20 anni: «Oggi finalmente ripartiamo, con una struttura rinnovata e la possibilità per il municipio di assegnare i 23 box disponibili anche a giovani che vogliono avviare un’attività commerciale. Se i tempi saranno rispettati, nel 2026 potremo inaugurare il nuovo mercato». Orgoglioso anche il minisindaco Umberti: «Con questo intervento risolviamo un’altra grande incompiuta del nostro territorio. Il mercato di via Pollio non sarà solo un luogo di vendita, ma una vera centralità per il quartiere, con spazi culturali e sociali. Restituiamo finalmente ai cittadini un presidio che aspettavano da troppo tempo».

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