- Camilla Palladino
Atac, ok al bilancio 2023. Gualtieri: "Evitato il fallimento"
L'azienda municipalizzata dei trasporti di Roma (Atac) ha chiuso il bilancio del 2023 con 11 milioni di euro di utile
Diminuiscono i costi e migliora il patrimonio netto di Atac. Così l'azienda municipalizzata dei trasporti di Roma ha chiuso il bilancio del 2023 per la prima volta con 10.950.150 di euro di utile, migliorando il risultato dell’anno precedente di circa 61 milioni di euro. Un risultato raggiunto grazie all'efficientamento della produzione di esercizio: l'anno scorso ha raggiunto un valore pari a 970,5 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2022 di 20,5 milioni di euro. L'aumento maggiore proviene dalla voce «Ricavi da vendita titoli di viaggio», che nell'ultimo bilancio ha registrato una crescita di 31,1 milioni di euro.
Costi in diminuzione
Altro fattore di miglioramento riguarda i costi in diminuzione. I costi di produzione rispetto all'anno precedente sono diminuiti di quasi 45 milioni di euro (44,4): nel 2023 sono stati pari a 947,7 milioni di euro. L'ambito in cui i costi dell'azienda sono diminuiti maggiormente si trova alla voce «Costi per servizi», scesi l'anno scorso di 37,8 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Questo perché si sono abbassati i costi dell'energia (carburanti -17,8 per cento, gas -52,5 per cento, energia elettrica -41,6 per cento). Ma anche grazie a un minor assorbimento dei costi delle materie prime (-8,6 milioni di euro). Più bassi di 15 milioni di euro anche i costi del personale.
Migliora il patrimonio e si abbassano i debiti
Da un punto di vista patrimoniale, l’azienda ha rafforzato il valore del patrimonio netto, che è incrementato di 40,8 milioni di euro, riducendo al tempo stesso il valore dei debiti di 122,7 milioni di euro e determinando, alla fine dell’esercizio 2023, un valore delle disponibilità liquide di 46,3 milioni di euro.
Le parole dell'azienda
«Siamo molto soddisfatti, soprattutto perché il necessario risanamento economico si sta accompagnando con il costante miglioramento delle performances produttive e di servizio», ha dichiarato il direttore generale di Atac, Alberto Zorzan, concludendo: «Siamo certi che la stabilità economica sia il giusto viatico per il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi posti alla base del piano industriale, proiettato sul quadriennio, che Atac ha adottato».
E ha aggiunto il presidente Giovanni Mottura: «Sono stati anni difficili per il settore del Tpl e in particolare per Atac, che si è trovata a gestire la risoluzione di una complessa crisi di impresa con le enormi difficoltà scaturite dalla pandemia e dall'impennata dei prezzi dovuta ai recenti conflitti». Ha ricordato infine Mottura: «Nel novembre 2023 il tribunale di Roma ha sancito la definitiva uscita di Atac dalla procedura di concordato preventivo, a riprova della resilienza della società che, con il supporto del socio Roma Capitale, ha fatto fronte a tutte le obbligazioni verso i creditori». I vertici della municipalizzata esultano dunque per la fine della fase emergenziale: con l'approvazione del bilancio 2023 è stata riconquistata la stabilità economica e finanziaria.
Le reazioni del Campidoglio
Soddisfatto anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «Abbiamo ereditato Atac sull’orlo del fallimento mentre adesso è per la prima volta in utile, grazie ad una gestione efficace che ha intrapreso un percorso virtuoso di risanamento e di rilancio. Per farlo ci siamo affidati ad un management di alto livello, abbiamo fatto uscire la società dal concordato preventivo e consentito l’avvio di una stagione record di investimenti che vanno dalla realizzazione in corso di un piano di manutenzioni senza precedenti e dall’assunzione di centinaia di autisti, fino all’avvenuto acquisto di centinaia di nuovi bus, di decine di nuovi convogli della metro e alla più grande gara europea per l’acquisto di tram».
Si augura infine Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Campidoglio: «Stiamo dimostrando serietà e determinazione, speriamo che le autorità sovraordinate ripaghino questi sforzi con una rimodulazione del Fondo nazionale trasporti cha dia a Roma il giusto compenso e la aiuti servire più capillarmente la città».
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