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Ai Nastri d’Argento 2025 trionfano le registe e il cinema che guarda al sociale

  • Edoardo Iacolucci
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Francesca Comencini e Greta Scarano guidano una stagione all’insegna del talento femminile e dell’impegno civile. A «Il tempo che ci vuole» cinque premi, «La vita da grandi» è l’esordio dell’anno. Premiati anche Sorrentino, Ozpetek, Genovese, Costabile e Zingaretti.

 Francesca Comencini (a destra), durante le riprese a Roma del film Il tempo che ci vuole, con Romana Maggiora Vergano (a sinistra).
 Francesca Comencini (a destra), durante le riprese a Roma del film Il tempo che ci vuole, con Romana Maggiora Vergano (a sinistra).

È un’edizione 2025 nel segno delle donne e del cinema d’autore quella dei Nastri d’Argento, lo storico riconoscimento assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.


Il tempo che ci vuole: 5 Nastri per Francesca Comencini

La grande protagonista è Francesca Comencini, che conquista ben cinque Nastri per Il tempo che ci vuole, presentato fuori concorso a Venezia. Un successo pieno: miglior film, miglior sceneggiatura, miglior cast con Romana Maggiora Vergano (ex aequo con Valeria Golino per Fuori) e Fabrizio Gifuni, oltre alla direzione casting di Laura Muccino (premiata anche per Le assaggiatrici di Silvio Soldini) e Sara Casani.


Greta Scarano: miglior esordio alla regia

L’edizione 2025 segna anche il debutto alla regia di Greta Scarano, che vince il Nastro d’Argento per il miglior esordio con La vita da grandi. Il film conquista anche Yuri Tuci, premiato come miglior attore di commedia, in ex aequo con Pietro Castellitto, protagonista di Diva Futura, pellicola in concorso a Venezia che racconta con ironia e provocazione l’epopea dell’agenzia che lanciò Moana Pozzi e Cicciolina.


Fuori: un altro successo per Mario Martone

Valeria Golino, insieme a Matilda De Angelis e Elodie, arricchisce il bottino di Fuori, toccante affresco sulla vita di Goliarda Sapienza diretto da Mario Martone. Premiato anche Francesco Di Leva, attore non protagonista per Familia di Francesco Costabile, storia intensa e drammatica su violenza domestica e manipolazione.


Diamanti di Ferzan Ozpetek: film dell’anno

Un riconoscimento speciale arriva a Diamanti di Ferzan Ozpetek, celebrato come Film dell’anno. Un’opera corale ambientata tra i tessuti e i segreti di una sartoria teatrale, che ha ottenuto un Nastro speciale per il cast - ben 18 attrici - e per le maestranze del backstage.


Mainetti, Sorrentino e Genovese tra i registi premiati

Tra i registi, Gabriele Mainetti conquista il Nastro per la migliore regia con La città proibita. Successi anche per Parthenope di Paolo Sorrentino, che porta a casa tre Nastri: fotografia (Daria D’Antonio), montaggio (Cristiano Travaglioli) e colonna sonora (Lele Marchitelli), oltre al premio Biraghi per la giovane Celeste Dalla Porta.

Nel genere commedia trionfa Follemente di Paolo Genovese, che vince come miglior commedia e porta a casa anche il Premio Hamilton – Behind the camera. Riconoscimenti a Pilar Fogliati come miglior attrice di commedia e al cast, guidato da Edoardo Leo.


Nastri alla carriera a Cristina Comencini e Marco Tullio Giordana

Con Il treno dei bambini, Cristina Comencini riceve il Nastro alla carriera, così come Marco Tullio Giordana, premiato nell’anno de La vita accanto. Grande emozione anche per il Premio speciale BNL Bnp Paribas a Familia, definito un film “di denuncia e di speranza”.


Luca Zingaretti premiato per La casa degli sguardi

Luca Zingaretti viene omaggiato con un Nastro speciale per La casa degli sguardi, racconto intimo e toccante ispirato al romanzo di Daniele Mencarelli, con Gianmarco Franchini premiato dalla Fondazione Nobis per il suo debutto intenso e delicato.


Miglior sceneggiatura a Segre e Pettenello per Berlinguer

A Berlinguer – La grande ambizione, firmato da Andrea Segre e Marco Pettenello, va il Nastro SIAE per la sceneggiatura, “esempio perfetto di equilibrio tra intimità e racconto storico”, come sottolineato da Salvatore Nastasi, presidente SIAE. A Enrico Audenino e Valerio Mastandrea, il premio per il miglior soggetto originale con Nonostante.


Gli immortali e Le Déluge: menzioni e riconoscimenti tecnici

La menzione speciale va a Gli immortali di Anne Riitta Ciccone, per la profondità emotiva nel racconto del legame padre-figlia. Premi anche alla scenografia di Tonino Zera e ai costumi di Massimo Cantini Parrini per Le Déluge, e alla miglior canzone originale Canta ancora di Arisa per Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri, con Samuele Carrino e Ludovica Nasti premiati dal Premio Nuovo Imaie.


Giovani promesse premiate: Dalla Porta, Gheghi e Potrich

Tra i giovani, oltre a Dalla Porta e Francesco Gheghi, premiato anche per il cameo in Fuori, il Premio Graziella Bonacchi va alla giovanissima Rachele Potrich per Vermiglio di Maura Delpero, consegnato da Valentina Cervi.


Barbara Ronchi riceve il Premio Nino Manfredi

Il Premio Nino Manfredi, approdato per la prima volta a Roma, è stato consegnato a Barbara Ronchi, “attrice versatile e completa”, capace di spaziare con naturalezza dalla commedia al dramma, come dimostrano le sue interpretazioni in Non riattaccare, Familia, Il treno dei bambini, Diva Futura e Nonostante.


Una selezione che racconta il nuovo volto del cinema italiano

Con oltre 40 titoli selezionati e più di 90 giornalisti votanti, la 79ª edizione dei Nastri d’Argento fotografa un cinema italiano vitale, attento ai temi sociali e capace di rinnovarsi, puntando sulla creatività di una nuova generazione di interpreti, sceneggiatori e registi.

«Un’edizione che disegna una strada di novità – ha dichiarato Laura Delli Colli, presidente Sngci – e che dimostra come il cinema possa ancora essere uno specchio della nostra società, raccontando con forza fragilità, violenza, passioni, rinascite e desideri».

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