Roma, 18 dicembre 2025
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Sanità nel Lazio, stop all’addizionale Irpef 2026 per chi lavora nei Pronto soccorso

Ugl Salute: «Un segnale concreto di attenzione verso chi è in prima linea. Ora più diritti, sicurezza e dignità per gli operatori»

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 7 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Un alleggerimento fiscale mirato per sostenere chi ogni giorno opera in prima linea nei Pronto soccorso del Lazio. Nell’ambito di un accordo sottoscritto tra Regione Lazio e Ugl, per l’annualità 2026 non verrà applicata l’addizionale Irpef agli operatori sanitari in servizio nei reparti di emergenza-urgenza. Un provvedimento accolto con favore dal sindacato, che lo definisce «un primo, importante passo» nel riconoscimento del valore del lavoro svolto dal personale sanitario.

L’intesa è stata firmata da una delegazione della Ugl Lazio, guidata dal segretario Armando Valiani, alla presenza dell’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione economica, Giancarlo Righini, e del direttore della Direzione regionale Ragione generale, Marco Marafini. L’accordo rientra in un pacchetto di misure pensate per il contenimento della pressione fiscale e il sostegno ai redditi medio-bassi.

UGL: «Riconoscimento per chi garantisce cure e assistenza»

«Accogliamo con estremo favore, tra i vari provvedimenti adottati dalla giunta, quello rivolto agli operatori sanitari in servizio presso i Pronto soccorso della Regione Lazio, a cui non verrà applicata l’addizionale Irpef per il 2026», dichiarano Fabrizio Fabbri, segretario della Ugl Salute, e Gianluca Gaeta, vicesegretario. «È un segno tangibile di attenzione verso professionisti che operano in prima linea per garantire cure e assistenza ai cittadini».

Secondo i rappresentanti sindacali, la misura ha un valore che va oltre l’aspetto economico, perché riconosce l’impegno e il carico di responsabilità di chi lavora nei servizi di emergenza, spesso in condizioni di forte pressione.

«Ora servono più tutele e sicurezza»

Per la Ugl Salute, tuttavia, lo stop all’addizionale Irpef non può essere considerato un punto di arrivo. «Questo deve essere – e lo chiediamo con forza – un primo passo per garantire sempre maggiore dignità, diritti e sicurezza», sottolineano Fabbri e Gaeta, richiamando l’attenzione sulle criticità che ancora caratterizzano il lavoro nei Pronto soccorso.

Nell’accordo siglato con la Regione, il sindacato evidenzia inoltre un ulteriore elemento ritenuto strategico: un passaggio dedicato alla partecipazione dei lavoratori nella gestione e nell’organizzazione delle società controllate dalla Regione Lazio. «È un tema caro alle nostre radici sindacali – concludono – che auspichiamo trovi presto concreta attuazione».

Una misura, dunque, che apre una nuova fase di confronto tra istituzioni e rappresentanze dei lavoratori, con l’obiettivo di rafforzare il sistema sanitario regionale partendo dal riconoscimento di chi ne rappresenta il primo presidio.

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