Roma-Verona. La Roma torna all’Olimpico dopo la trasferta di Nizza con qualche certezza in più, specie in termini di affidabilità della rosa. Intanto per la prima volta la squadra di Gasp segna più di un gol nella stessa partita, il secondo dei quali vede chiudere da Mancini - e chi se non un difensore di scuola Atalanta - un’azione totalmente gasperiniana. Secondo punto, e il forse il più importante, è che la prova di Pellegrini a Nizza deve aver convinto Gasp non ho della qualità del ragazzo ma della sua dedizione alla causa giallorossa e era sua prontezza atletica. Prontezza che non sembrava esser raggiunta da Artem Dobvyk, nonostante i netti miglioramenti che l’allenatore italiano aveva sottolineato nelle ultime conferenze stampa.
Dentro tutti e due contro un Verona insidioso soprattutto davanti con la promessa brasiliana Giovane che ha incantato nelle prime giornate con i suoi dribbling e le sue giocate.
In difesa Wesley tra i titolari con Hermoso ancora in panchina. Al suo posto Celik che sta dando garanzie importanti. Inamovibili Mancini e Ndicka che sembrano aver trovato una quadra perfetta insieme condensata dalla vittoria in Europa League che porta la firma di entrambi i difensori.
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