
Roma è in testa alla classifica nazionale dei luoghi della cultura, trascinata dal Giubileo e da un sistema museale che nel 2025 segna numeri senza precedenti per affluenze e incassi. Una conferma del primato della Capitale certificato già dai dati ufficiali del 2024 sui trenta siti culturali più visitati d’Italia che vedeva al vertice il Parco archeologico del Colosseo, davanti alle Gallerie degli Uffizi e al Parco archeologico di Pompei.
Nel 2024 il Colosseo aveva registrato 14.733.395 visitatori e oltre 101,9 milioni di euro di incassi, con una crescita di quasi il 20 per cento delle presenze e di oltre il 28 per cento degli introiti rispetto all’anno precedente. Un dominio che nel 2025 potrebbe rafforzarsi ulteriormente, con una proiezione che spinge l’Anfiteatro Flavio verso quota 16 milioni di visitatori e incassi stimati fino a 115 milioni di euro.
Subito sotto il podio della classifica nazionale spicca un altro simbolo della Capitale. Il Pantheon. Nel primo anno interamente a pagamento, il tempio romano ha conquistato il quarto posto assoluto in Italia con 4.086.947 ingressi e 14.712.752 euro di introiti. Un risultato che conferma la capacità di Roma di valorizzare anche i siti a ingresso contingentato senza ridurne l’attrattività.
Nel 2025 il Pantheon è destinato a superare ampiamente i 6 milioni di accessi complessivi, inserendosi stabilmente tra i luoghi culturali più visitati d’Europa. Accanto a lui, la Fontana di Trevi continua a rappresentare uno dei poli turistici più frequentati al mondo. Le stime parlano di circa 11 milioni di visitatori annui, con oltre 5,3 milioni di passaggi già registrati nei primi sei mesi dell’anno.
Proprio per la Fontana di Trevi, a partire dal 2026, è prevista l’introduzione di un biglietto di ingresso per i non residenti. Una misura che consentirà una misurazione più precisa dei flussi e che potrebbe garantire al Comune di Roma un gettito stimato intorno ai 22 milioni di euro l’anno, destinati alla manutenzione delle fontane storiche e al potenziamento dei servizi turistici.
Il boom non riguarda solo i grandi monumenti. Nel 2025 cresce l’intero sistema culturale romano. Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e il Passetto di Borgo raggiungono circa 1,5 milioni di visitatori, i Musei Capitolini si avvicinano al milione, mentre i complessi di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli sfiorano complessivamente gli 800 mila accessi.
Buoni risultati anche per il Vittoriano e Palazzo Venezia, oltre quota 700 mila visitatori, e per la Galleria Borghese, che si attesta intorno ai 660 mila ingressi. Secondo le stime del Ministero della Cultura e le proiezioni basate sulle banche dati comunali, il 2025 potrebbe chiudersi con un incremento delle presenze compreso tra il 10 e il 14 per cento rispetto al 2024.
A imprimere l’accelerazione decisiva è il Giubileo, che avrebbe già portato a Roma almeno 33 milioni di pellegrini, arrivati in città in più fasi nel corso dell’anno. Un flusso straordinario che si riflette direttamente sugli incassi dei principali siti culturali e sull’indotto turistico complessivo.
Nel 2024 gli introiti complessivi legati ai siti culturali di Roma e della provincia avevano superato i 152 milioni di euro. Applicando l’incremento stimato per il 2025 e includendo le nuove entrate previste per la Fontana di Trevi, il totale potrebbe attestarsi tra i 190 e i 200 milioni di euro.
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