Incendi tra Centocelle e Torre Spaccata: strade chiuse e traffico in tilt nella zona

Mattinata complicata nel quadrante est della Capitale, dove due incendi hanno mandato in tilt la viabilità tra Centocelle e Torre Spaccata. Le fiamme, divampate a poche ore di distanza l’una dall’altra, hanno costretto la Polizia Locale a chiudere alcune strade molto trafficate, con pesanti ripercussioni sulla circolazione.

Cassa Depositi e Prestiti è la proprietaria della quasi totalità dell’area del pratone di Torre Spaccata e nell'ultimo periodo provveduto allo sfalcio e alla creazione delle linee tagliafuoco, ma non sembra essere bastato. Secondo i comitati di quartiere «a rendere ancora più pericolosa la situazione sarebbero state le alte temperature, la vegetazione secca e l’inaccessibilità dell’area, che hanno di nuovo contribuito a far assumere all’incendio dimensioni importanti, mettendo a rischio la salute di chi interviene per cercare di ridurre i danni, degli abitanti dei quartieri limitrofi e della fauna e vegetazione del Pratone».

L'incendio a Torre Spaccata

Il primo rogo è scoppiato poco prima delle 11 in un’area verde vicino a viale Bruno Pelizzi, a Torre Spaccata. Il tratto di strada tra via Rolando Vignali e via Filomusi Guelfi è stato subito chiuso al traffico. Sul posto sono arrivate le pattuglie del VII Gruppo Tuscolano per gestire la situazione e permettere ai vigili del ufoco di intervenire in sicurezza.

A fuoco il parco di Centocelle

Poco dopo, intorno a mezzogiorno, un secondo incendio ha coinvolto sterpaglie nei pressi di viale Palmiro Togliatti, all’altezza del civico 435, nel parco di Centocelle. Anche qui l’intervento è stato immediato degli agenti del gruppo Casilino che hanno chiuso viale Togliatti in direzione Cinecittà, nel tratto tra via Casilina e via dei Romanisti, per evitare rischi e blocchi totali del traffico.

Nessun ferito, per fortuna, ma i disagi per automobilisti e residenti non sono mancati. Diverse pattuglie sono state inviate per cercare di snellire la viabilità nelle aree limitrofe. Le operazioni di spegnimento e bonifica sono ancora in corso, mentre resta alta l’attenzione per possibili nuovi focolai, complici il caldo e la vegetazione secca.