«Quarticciolo alza la voce»: un documentario per raccontare cosa succede nella borgata romana
- Redazione La Capitale
- 7 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Quarticciolo: dalla periferia dimenticata alla resistenza culturale. Un quartiere tra abbandono e rinascita. Un documentario per raccontarlo

Prima del 23 dicembre 2024, il Quarticciolo era un angolo oscuro del quadrante est di Roma, incastonato tra la Prenestina e la Togliatti. Per anni, le istituzioni hanno voltato le spalle a questa borgata, lasciandola in balia di degrado e spaccio.
Ma il Quarticciolo non è solo questo. Dietro l'immagine stereotipata, si nasconde un cuore pulsante di resistenza popolare, fatto di cultura, solidarietà e autogestione.
Il «modello Quarticciolo»: una comunità che si auto-organizza
Nelle sue strade vivono circa 3.000 abitanti, molti dei quali impegnati in iniziative comunitarie. Qui sorgono una palestra popolare, un doposcuola autogestito, un poliambulatorio, una stamperia e perfino un birrificio artigianale.
Queste attività hanno riempito il vuoto lasciato dalle istituzioni, offrendo ai residenti opportunità di crescita, aggregazione e supporto.
Il «decreto Caivano» e l'attenzione mediatica
Il 23 dicembre 2024, il governo ha incluso il Quarticciolo nel controverso "decreto Caivano", con l'intento di applicare qui un modello già sperimentato in provincia di Napoli. In un attimo, il quartiere è diventato il centro dell'attenzione nazionale.
Ma la comunità non è rimasta a guardare. Al contrario, ha intensificato le proprie attività per dimostrare che un'alternativa esiste già e funziona.
Educazione e inclusione: il cuore del cambiamento
Nei locali razionalisti dell'ex Questura di piazza del Quarticciolo, il mercoledì, giovedì e venerdì, educatori e volontari offrono supporto ai più piccoli. Le pareti sono coperte di disegni e una frase accoglie chi entra:
«Insieme tutto è possibile».
Un messaggio potente che rappresenta lo spirito del quartiere.
Cultura e resistenza: un carnevale per riprendersi le strade
A febbraio, il carnevale è stato l'occasione per un'azione simbolica: una sfilata colorata e festosa ha attraversato le strade della borgata. Un modo per riappropriarsi degli spazi pubblici, spesso lasciati abbandonati o occupati da chi aveva bisogno di un tetto.
La manifestazione dell'1 marzo: una comunità in piazza
Il 1 marzo, il Quarticciolo ha visto migliaia di persone scendere in piazza in una grande manifestazione apartitica, ma profondamente politica nel senso più alto del termine. Residenti, associazioni e attivisti hanno rivendicato spazi e diritti, dimostrando che esiste un modello di riscatto basato sulla solidarietà e l'autogestione.