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Protezione civile e attività sociali, così l’immobile abbandonato di via Quarto Peperino torna alla cittadinanza

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il XV municipio ha appena pubblicato un bando rivolto agli enti del terzo settore per la riqualificazione dello spazio e il futuro utilizzo

Immobile municipale in via Quarto Peperino 
Immobile municipale in via Quarto Peperino 

E’ stato chiuso per cinque anni l’immobile municipale in via Quarto Peperino - tra Grottarossa e l’uscita Labaro della A 90 - dove fino al 2020 c’era una ludoteca. Ora, dopo una serie di procedure burocratiche, lo spazio diventerà la sede della Protezione Civile territoriale e ospiterà alcune attività sociali.


Lo ha deciso il XV municipio che ha appena pubblicato un bando la presentazione di proposte progettuali al fine di valorizzare e riqualificare l’immobile.


«Formazione per l’inserimento lavorativo di persone disabili e attività per i bambini»

In questi anni il municipio ha dovuto recuperare le chiavi e riappropriarsi dello spazio. Successivamente è stato valutato l’immobile e, con una assemblea pubblica, è stato stabilito che qui nascerà il primo presidio di Protezione Civile per la sicurezza del territorio. Ma non solo.

«Sarà un luogo di formazione e inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità» che ospiterà anche «attività rivolte ai bambini conservando il ruolo che ha avuto per anni come centro di aggregazione per i piu' piccoli», fanno sapere il presidente e il vicepresidente Daniele Torquati ed Alessandro Cozza.

Il futuro gestore si occuperà anche della manutenzione di alcune aree verdi

L’avviso pubblico è rivolto agli enti del terzo settore che potranno presentare il progetto per concorrere ad un affidamento di sei anni rinnovabili per ulteriori sei. Le domande dovranno essere inviate entro il 19 settembre. Tra gli impegni del futuro gestore dell’immobile ci sarà anche quello della manutenzione di alcune aree verdi individuate nei centri anziani e della Cittadella del sociale di Via Cassia 472.


«Un progetto unico»

«Sebbene si sia trattato di un percorso lungo e più volte anche complesso, siamo ora pronti a restituire alla cittadinanza un bene inutilizzato trasformandolo in un presidio operativo capace di intervenire rapidamente a tutela del territorio e in un importantissimo centro di formazione e di sensibilizzazione», hanno ribadito Torquati e Cozza. «Una scelta - proseguono - che coniuga i servizi di prevenzione e cura del territorio con un progetto unico nel suo genere» grazie anche «al lavoro dell’assessora alle politiche Sociali Agnese Rollo e al presidente dell’omonima commissione, Alfonso Rago»















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