Nuovo sgombero di roulotte al Verano. Il municipio: «Identificata per ciascuno la struttura di accoglienza più idonea»
- Giacomo Zito
- 18 ore fa
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Intervento congiunto della Polizia Locale, Polizia di Stato e Ama, insieme al Servizio Civile del II municipio e gli enti di Terzo settore come Comunità di Sant'Egidio e Nonna Roma

Nuovo intervento di rimozione delle roulotte parcheggiate al Verano, su largo Passamonti. Questa volta, però, oltre alle forze di polizia (locale e di Stato) e all'Ama, l'amministrazione municipale ha coinvolto anche i servizi sociali per trovare delle sistemazioni a lungo termine.
Non si tratta, infatti, della prima volta che si opera uno sgombero di campi abusivi nella zona. Già il 15 aprile le forze di polizia erano intervenute per un intervento di rimozione sulla circonvallazione Tiburtina (nel tratto sopraelevato che congiunge l'omonima via con la Tangenziale est e l'A24, direzione San Giovanni), proprio nel luogo dove la comunità si era rifugiata dopo essere stata ancor prima allontanata dallo stesso largo Passamonti a causa, appunto, del cantiere per i lavori della Tangenziale est.
Quest'ultimo intervento, come annunciato anche dalla presidente del II municipio Francesca del Bello e l'assessore alle Politiche sociali Gianluca Bogino, era quindi necessario e di urgente attuazione. Dopo il periodo invernale di maggiore presenza di veicoli, infatti, sono ripresi i lavori di rifacimento del tratto di sopraelevata della Tangenziale est ed era necessario per il cantiere ampliare la zona di scarico merci.
Rifatto il look ai pilastri della sopraelevata è infatti ora tempo di cambiare i 250 pannelli fonoassorbenti utili alla riduzione del rumore per gli abitanti di Scalo San Lorenzo e dei palazzi adiacenti.
L'azione di sgombero del piazzale adiacente al Verano
L'intervento di rimozione delle roulotte è durato per tutta la mattinata di lunedì 23 giugno. Sul posto erano presenti Polizia Locale, coadiuvata dalla Polizia di Stato e dall'Ama, mentre erano stati allertati i servizi sociali e la rete di enti del Terzo settore interessati. In una nota congiunta firmata da del Bello e Bogino, si leggono quindi gli obiettivi dell'azione, volta a «trovare le soluzioni di accoglienza necessarie affinché nessuna persona finisse in strada».
Nell'insediamento, «da tempo monitorato sotto il profilo sociale», si legge nella nota, erano presenti «molte persone in età avanzata, con patologie gravi e accompagnate da numerosi animali domestici». Per la loro risistemazione si è quindi mosso il Servizio Sociale del Municipio Roma II e il Dipartimento Politiche Sociali, in collaborazione con gli enti del Terzo settore come la Comunità di Sant'Egidio, Nonna Roma e altri enti gestori di servizi di accoglienza come Ambiente e Lavoro e Civico Zero.
Le soluzioni di ricollocamento
In merito ai ricollocamenti, continuano del Bello e Bogino, è stato sottolineato che «nessuna persona è stata privata della propria dimora in assenza di una soluzione alloggiativa. Per ciascuno è stata quindi identificata la struttura di accoglienza più idonea tra quelle comunali o municipali, nel rispetto delle necessità personali e della volontà di portare con sé gli animali».
In totale, quindi, oltre alle persone accolte dal servizio pubblico ce ne sono state altre due che sono state accolte dalla Comunità di Sant'Egidio. Un paio di residenti delle roulotte hanno quindi deciso di «abbandonare spontaneamente l'area», mentre per «una persona con fragilità non è stato possibile identificare subito una struttura corrispondente alle necessità specifiche, sono stati quindi attivati i relativi servizi e la roulotte è stata posizionata in un'area non interessata dal cantiere nelle more della conclusione del percorso di accoglienza».
Il risultato, secondo il commento di presidente e assessore alle Politiche sociali del II municipio, quindi «dimostra l'importanza degli interventi di potenziamento della rete di accoglienza svolti dal Comune di Roma, nonché quella di costituire un programma municipale di accoglienza diffusa».