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Lazio-Milan 2-2, i rigori non assegnati ai biancocelesti

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 1 set 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

I biancocelesti prima ribaltano i rossoneri e poi vengono ripresi da Rafael Leao. In gol Castellanos e Dia su doppio assist del terzino portoghese

La Lazio pareggia in casa contro il Milan
La Lazio pareggia in casa contro il Milan (Instagram)

La Lazio pareggia per due a due contro il Milan nella terza giornata di Serie A. I biancocelesti sommersi dai fischi all'intervallo dopo lo 0-1 e il bruttissimo primo tempo, ribaltano il Milan trascinati da un super Tavares. L'ex Arsenal serve due palloni d'oro a Castellanos e Dia portando il risultato sul 2-1. Gioia che dura poco però perché ancora una volta la difesa laziale si dimostra fragile e Leao sigla il 2-2 finale.


Le ammonizioni di Lazio-Milan

Il primo giallo della partita è indirizzato a Fofana, che al 20′ a metà campo ha steso Dia con un fallo tattico. Al 38′ secondo giallo della partita estratto dall’arbitro Massa. Ammonito Rovella per aver illegalmente fermato l’azione offensiva del Milan manovrata da Loftus-Cheek. All’80’ la Lazio reclama un calcio di rigore per fallo di mano di Terracciano, ma l’arbitro Massa ha valutato quella del terzino rossonero un’autogiocata. All’85’ ammonito Patric per proteste. Al 91′ giallo per Terracciano per un fallo tattico su Zaccagni, al 92′ ammonito anche Guendouzi dopo aver steso Musah all’altezza del centrocampo.


Per Marelli non c’erano rigori per la Lazio

A fare chiarezza su Dazn è Luca Marelli che ha spiegato il motivo della mancata assegnazione del penalty alla Lazio: «Si tratta di autogiocata, Terracciano si colpisce da solo in scivolata. È in posizione congrua, il tocco di mano non è punibile». Sul secondo rigore reclamato dalla Lazio Marelli spiega: «Il secondo episodio è un tentativo di rinvio di Tomori che va a incocciare il braccio di Musah che si trova in posizione naturale. In entrambi i casi tocchi non punibili». In merito al fallo di Emerson Royal ai danni di Zaccagni che è rimasto a terra Marelli spiega: «È vero che è arrivato molto prima, ma la valutazione che si fa in queste circostanza è che l’arbitro doveva fischiare punizione e ammonire Emerson Royal perché è intervenuto in maniera pericolosa».


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