Il Campidoglio torna in possesso di Centro Carni e Mercato dei fiori: un’operazione da 18,5 milioni
- Camilla Palladino
- 6 giorni fa
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Il complesso si estende su 22 ettari in una zona logisticamente strategica, a cavallo tra Collatina, Prenestina e Casilina, futura sede di una tranvia del Pums

Approvata in giunta capitolina la delibera per riacquisire l’intero complesso di viale Palmiro Togliatti 1280, che ospita il Centro Carni e il Mercato all’ingrosso dei fiori. Un’operazione da 18,5 milioni di euro, realizzata attraverso una riclassificazione delle riserve patrimoniali di Ama pensata per non gravare sulla liquidità della società pubblica.
Un’infrastruttura strategica secondo il sindaco Gualtieri
Il complesso si estende su 22 ettari in una zona logisticamente strategica, a cavallo tra Collatina, Prenestina e Casilina, futura sede di una tranvia del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile). Ospita il macello pubblico, stalle, celle frigorifere, laboratori, magazzini, spazi commerciali e il nuovo mercato dei fiori, che attualmente accoglie operatori trasferiti dalla sede storica di via Trionfale dopo il crollo del solaio nel 2022.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha commentato che «il patrimonio immobiliare pubblico deve essere la base dei progetti di rigenerazione urbana della città, così come dell’investimento mirato in importanti attività produttive. Con la riacquisizione di questo grande complesso edilizio mettiamo al centro dei nostri obiettivi il rafforzamento di due asset strategici: il Centro Carni, che dopo una gara europea è tornato a rappresentare un’eccellenza del settore, in grado di garantire qualità e selezione dei prodotti, e il mercato florovivaistico, altro polo pubblico che sta vivendo una fase di rilancio. Continueremo a lavorare per ricollocarlo all’interno dello stesso sito, in uno spazio più funzionale e adeguato, così da favorirne la valorizzazione e rafforzarne il ruolo nella filiera florovivaistica della città».
Il Centro Carni al centro di un progetto pilota
L’assessora alle Attività produttive e pari opportunità Monica Lucarelli, che ha curato il percorso amministrativo di acquisizione, ha evidenziato le ricadute in termini di sovranità strategica: «Vogliamo trasformare quest’area in un ecosistema urbano che coniughi logistica, sicurezza alimentare, economia circolare, innovazione e inclusione. Il Centro Carni ha già ottenuto il riconoscimento europeo per la lavorazione della selvaggina, ed è al centro di un progetto pilota, realizzato con Regione Lazio e Asl Rm2, per creare una filiera controllata e sostenibile delle carni selvatiche. Questa riacquisizione ci consente di consolidare e ampliare questa vocazione, favorendo l’incontro tra pubblico, imprese e territori».
Una gestione «efficiente» del patrimonio pubblico
Per Andrea Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e politiche abitative, l’operazione rappresenta la capacità di «gestire in modo dinamico ed efficiente il patrimonio pubblico significa innanzitutto aprirlo e poi valorizzarlo in modo da consentire funzioni diverse: sociali, produttive, culturali. In questo caso l'acquisizione al patrimonio permette di dotare Roma di un'infrastruttura moderna dal punto di vista agroalimentare, rafforzando la filiera dal produttore al consumatore. La sfida è adesso quella di far partire al più presto i lavori di riqualificazione di questo grande immobile strategico».
Il cammino verso la rigenerazione
Il dipartimento Sviluppo economico e attività produttive coordinerà il piano, in sinergia con gli altri assessorati, per integrare logistica, commercio, sostenibilità e filiere locali nel sito. La storia recente dell’area è segnata da eventi drammatici e faticosi: il crollo del solaio nell’ex mercato dei fiori di via Trionfale nel 2022 ha portato allo sgombero e allo spostamento degli operatori al Centro Carni. Già nel dicembre 2024, il Comune aveva lanciato un bando di rigenerazione per l’edificio di via Trionfale, da riqualificare con servizi sociali, culturali e sportivi.
Prospettive e sfide di Centro Carni e Mercato dei fiori
Ora l’area di Viale Togliatti rispunta come epicentro di una svolta. La riacquisizione spiana la strada a investimenti infrastrutturali e ambientali, come l’adeguamento del mercato dei fiori (già oggetto di manifestazioni di interesse nel 2024). Se il traguardo sarà raggiunto, Roma potrà contare su un hub multifunzionale dedicato a logistica agroalimentare, economia circolare e valorizzazione del territorio, con un occhio all’innovazione e all’inclusione. Un progetto che potrebbe ridefinire il volto di un’intera zona e dei suoi settori produttivi.