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Il caso dei fondi comunali per manifestazione pro Ue a Roma arriva in Parlamento

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 19 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

La deputata della Lega Simonetta Matone presenta un'interrogazione per chiarire l'uso di fondi pubblici per l'evento a Piazza del Popolo


una piazza per l'europa
Una piazza per l’Europa. Foto: La Capitale

La deputata della Lega Simonetta Matone ha presentato un'interrogazione parlamentare per fare chiarezza sull'uso di risorse pubbliche per la manifestazione pro Ue «Una piazza per l’Europa - Tante città, un’unica voce» che si è tenuta sabato scorso in Piazza del Popolo. L'evento, come ha riportato Il Giornale, è stato organizzato e finanziato dal Comune di Roma con un costo di 270 mila euro per la cittadinanza.


Matone ha sollevato dubbi riguardo alla trasparenza e all'equità nell'allocazione dei fondi, sottolineando che risorse pubbliche sono state impiegate per il palco, l'impianto audio, le transenne, la sospensione della Ztl, la pulizia straordinaria e l'impiego della Polizia locale, senza che i cittadini fossero informati.


L'intervento della deputata e la rivendicazione del Comune

«Dobbiamo fare chiarezza su come siano stati impiegati questi fondi e verificare se siano stati adottati i provvedimenti di autorizzazione di spesa necessari», ha dichiarato Matone. Inoltre, la deputata ha ricordato che, in passato, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, aveva negato l'uso di spazi istituzionali per eventi considerati «divisivi». Questo ha alimentato ulteriori interrogativi sull'organizzazione e la gestione dell'evento.


Matone ha chiesto al ministro competente di rispondere alle sue preoccupazioni e fare chiarezza sull'utilizzo delle risorse pubbliche per eventi con forte connotazione politica.


Il Comune di Roma, guidato da Roberto Gualtieri, ha rivendicato in blocco l'uso dei fondi, giustificando il costo in quanto ente organizzatore di una manifestazione bipartisan, con tanto di sindaci del centrodestra.


L'esposto alla Corte dei Conti

Questo non basta a placare le proteste: venerdì si terrà una seduta della commissione capitolina di Controllo, mentre è stato presentato l'esposto alla Corte dei Conti, dove i leghisti sottolineano come «l'uso di risorse pubbliche per eventi a carattere politico e divisivo solleva gravi interrogativi sulla corretta gestione delle finanze pubbliche e sull'imparzialità dell'azione amministrativa» e che «l'organizzazione e il finanziamento diretto dell'evento da parte di Roma Capitale appaiono ingiustificati sotto il profilo dell'interesse pubblico e potrebbero configurare un illecito impiego di risorse pubbliche».


Da qui l'invito ad «accertare se a seguito dei fatti ivi descritti sia configurabile un danno erariale, ed ogni altro eventuale profilo di responsabilità amministrativo/contabile in capo all'Amministrazione Capitolina».


A sostegno del Carroccio intervengono anche le altre forze di opposizione in Campidoglio: «Roma ha strade rotte e marciapiedi non spazzati - ha commentato il gruppo capitolino di Forza Italia - ma per Gualtieri la priorità è spendere 270 mila euro in una manifestazione della sua parte politica».


«Siamo stanchi di vedere la cosa pubblica trattata come se fosse appannaggio di pochi, Gualtieri deve delle spiegazioni a tutta la città», fa eco FdI Roma, che in Comune guida la commissione di Controllo, già convocata per venerdì: «Perché i romani - afferma il presidente Federico Rocca - dovrebbero pagare il conto di un cittadino privato che ha voluto organizzare un evento privato?».

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