Profanata di nuovo la tomba di Enrico Berlinguer
L'ultima volta è accaduto il 14 maggio scorso. La famiglia:«E' un gesto politico»
«Per la terza volta nell’arco di appena due mesi la tomba di nostro padre, nel cimitero di Prima Porta, è stata profanata, sei giorni dopo l’anniversario della sua morte». Lo scrive su Facebook Bianca Berlinguer firmando il post con i fratelli Maria, Marco e Laura.«L’azione vigliacca di alcuni mascalzoni - continua il testo - rivela che non si tratta dell'atto di uno squilibrato, bensì di un gesto dal contenuto chiaramente politico». «Ci auguriamo - concludono i figli di Enrico Berlinguer - che vengano adottate le necessarie misure per evitare ulteriori oltraggi».
Avs: «Interrogazione parlamentare»
Che si tratti di un atto politico lo pensa anche Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra che ha annunciato che presenterà un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno. «La memoria e il testamento politico di Enrico Berlinguer non potranno mai essere scalfiti - ha detto - perché vivono nel cuore del popolo italiano».
Le reazioni
Per il gruppo del Partito Democratico in Campidoglio questo «atto vandalico» è un'offesa non solo alla memoria di Enrico Berlinguer, una figura fondamentale della nostra storia politica, ma anche ai valori democratici e civili che egli ha incarnato e difeso con determinazione».
Secondo Giovanni Caudo, capogruppo capitolino di Roma Futura “pensare che si tratti solo di atti vandalici non è più plausibile. Sono convinto che sia un gesto frutto di una chiara matrice politica ed è anche per questo che auspichiamo che il responsabile sia individuato al più presto».
L’ultima profanazione si era verificata lo scorso 14 maggio. «Gesti ripetuti che sono il segno di un clima politico violento e arrogante che si ripercuote anche nel Paese», dichiara il presidente dei deputati di Italia Viva Davide Faraone.
Solidarietà alla famiglia Berlinguer anche da Fratelli d’Italia. «Auspichiamo che il Comune e le autorità individuino l'esecutore quanto prima», dice in una nota il Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone.
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