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Ztl di Roma, via libera dalla Regione: il modello Parigi mostra gli effetti benefici

  • Immagine del redattore: Anita Armenise
    Anita Armenise
  • 16 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Mentre Roma cerca il proprio equilibrio tra mobilità, libertà individuale e necessità ambientali, l’esempio di Parigi appare emblematico

La giunta regionale del Lazio ha appena approvato l’aggiornamento del «Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria», un documento chiave che punta a ridurre l’inquinamento atmosferico e ad evitare ulteriori sanzioni dall’Unione Europea. Sebbene i monitoraggi effettuati dall’Arpa Lazio abbiano rilevato miglioramenti nella qualità dell’aria, le criticità restano evidenti in alcune aree, in particolare a Roma.


Uno dei nodi centrali dell’aggiornamento è rappresentato dalle nuove regole di accesso alla Ztl Fascia Verde di Roma, che prevedono il divieto di circolazione – dal 1 novembre al 31 marzo – per i veicoli più inquinanti: diesel fino a Euro 5 e benzina fino a Euro 2.


A fronte di queste restrizioni, il Piano lascia margini di flessibilità, consentendo al comune di Roma. La decisione finale, quindi, spetterà ai singoli enti locali, purché tali misure non contravvengano agli obiettivi regionali.


Il confronto con Parigi: la lezione che Roma potrebbe imparare


parigi inquinamento

E mentre Roma cerca il proprio equilibrio tra mobilità, libertà individuale e necessità ambientali, l’esempio di Parigi appare emblematico. Come raccontato in un recente reportage del Washington Post, la capitale francese ha vissuto negli ultimi vent’anni una trasformazione urbana radicale.


Il sindaco Anne Hidalgo ha promosso politiche verdi che hanno rivoluzionato l’impianto della città: piste ciclabili al posto delle autostrade urbane, eliminazione di 50mila parcheggi, pedonalizzazioni e drastico aumento delle tariffe di parcheggio per i suv.


Il risultato? Una riduzione del 55 per cento del PM2.5 e del 50 per cento del NO2 dal 2005, secondo i dati di Airparif, ente indipendente che monitora l’aria nella regione parigina. Un cambiamento visibile anche dalle mappe termiche: dove prima dominavano le “zone rosse” dell’inquinamento, oggi rimangono solo sottili linee lungo le strade principali.


Dietro a questa rivoluzione c’è una visione urbana chiara: una «Parigi che respira», come l’ha definita la stessa Hidalgo. Una città in cui la qualità dell’aria è diventata sinonimo di qualità della vita. E nonostante la resistenza di parte dell’opinione pubblica e dei pendolari, i cittadini hanno recentemente votato per rendere pedonali altre 500 strade della capitale.


Roma tra visioni e contraddizioni

Se Parigi è un modello di rigore ambientale e trasformazione urbana, Roma si trova oggi davanti a un bivio. Da un lato c’è la necessità imposta dall’Europa di abbattere l’inquinamento atmosferico; dall’altro, le istanze politiche locali chiedono maggiore flessibilità e tutela della «libertà di movimento», come ha dichiarato Marco Perissa, di Fratelli d’Italia, che ha espresso soddisfazione per l’apertura alle proroghe dei divieti e la cancellazione del Move-In.







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