top of page
Progetto senza titolo-33.png

Violenza sulle donne. Piantedosi: "Estesa l'applicazione del briaccialetto elettronico"

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 7 ago 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Nuovo contratto prevede una messa a disposizione all'autorità Giudiziaria di 1200 dispositivi al mese

piantedosi
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi

Dopo l'ultimo femminicidio di ieri mattina 6 agosto, a Fonte Nuova, oggi c'è stata l'approvazione all'unanimità della legge 168 del 2023, per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica «rappresenta - commenta il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi al question time alla Camera dei deputati -, un segnale di straordinaria importanza per le Istituzioni e per il Paese. Il Governo, con tale provvedimento, ha inteso rafforzare gli strumenti normativi e operativi per il contrasto alla violenza di genere».


Tra gli obiettivi principali, rendere più efficace l'attività di prevenzione affidata agli agenti di polizia, al fine di bloccare il «ciclo della violenza» e di intercettare velocemente i segnali di pericolo nelle relazioni, allo scopo di intervenire tempestivamente: «A tal fine, è stato ulteriormente esteso l'ambito di applicazione del braccialetto elettronico».


Sul piano operativo, il nuovo contratto stipulato dal ministero dell'Interno - è esecutivo dal 1° gennaio 2023 per la durata di 45 mesi -, prevede la messa a disposizione dell'autorità giudiziaria di 1200 dispositivi elettronici al mese: «Si tratta - ha spiegato il capo del Viminale - ⁠di un numero di scorte che il ministero della Giustizia ritiene adeguato alla richiesta di nuove attivazioni, anche considerando l'aumento delle attivazioni richieste dall'Autorità giudiziaria in coincidenza con l'entrata in vigore della citata legge».


Sulle problematiche connesse al sistema di monitoraggio effettuato con l'ausilio dei braccialetti elettronici e al fine di individuare soluzioni condivise delle criticità riscontrate «presso il Viminale è operativo da alcuni mesi un gruppo di lavoro interforze, con la partecipazione del Ministero della Giustizia - precisa Piantedosi -. In tutti i casi di malfunzionamento dei dispositivi si è provveduto alla loro sostituzione e, relativamente alle criticità riconducibili alla connessione di rete e ai tempi di attivazione e disattivazione degli stessi, il suddetto tavolo tecnico - conclude il ministro dell'Interno -, ha individuato le possibili soluzioni che sono state veicolate al fornitore ai fini di un miglioramento del servizio».

bottom of page