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Violenza sulle donne, Ebit Lazio lancia un percorso formativo per riconoscere e contrastare gli abusi

Redazione La Capitale

Il progetto prevede il coinvolgimento di psicologi, medici, rappresentanti sindacali e avvocati come docenti, per offrire una formazione completa e mirata

violenza di genere campidoglio
Il Campidoglio illuminato di rosso nella giornata nazionale contro la violenza sulle donne

A partire dal 2025, Ebit Lazio, l'Ente bilaterale del commercio gestito da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Confcommercio, introdurrà un percorso formativo innovativo per il contrasto alla violenza di genere. L’iniziativa, presentata nella Sala del carroccio in Campidoglio, ha l’obiettivo di insegnare a individuare episodi di violenza, sia sul luogo di lavoro che tra le mura domestiche, offrendo assistenza alle vittime e sensibilizzando tutti i livelli aziendali.


Violenza di genere, Celli: «Combatterla è responsabilità collettiva»

«Contrastare la violenza di genere è una responsabilità collettiva che coinvolge tutti, dalle istituzioni alle aziende, fino ai singoli cittadini - ha affermato Svetlana Celli, presidente dell'Assemblea capitolina -. L’impegno nel coinvolgere il settore terziario e commerciale del Lazio dimostra come anche il mondo del lavoro possa fare la sua parte. Questa iniziativa, focalizzata su formazione e consapevolezza, rappresenta un modello replicabile per affrontare il problema in modo concreto e strutturato».


Formazione e supporto per un cambiamento culturale

Il progetto prevede il coinvolgimento di psicologi, medici, rappresentanti sindacali e avvocati come docenti, per offrire una formazione completa e mirata. Inoltre, l’iniziativa si allinea agli obiettivi del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario, che, con l’articolo 16-bis introdotto nel marzo 2024, prevede un congedo retribuito di 90 giorni per le lavoratrici coinvolte in percorsi di protezione contro la violenza di genere.


Le rappresentanti sindacali Roberta Valenti, Giulia Falcucci e Alessandra Pelliccia hanno evidenziato l’importanza di fare rete e valorizzare le buone pratiche già in essere. «La formazione è lo strumento cardine per combattere questa piaga sociale e culturale. Ebit Lazio ha accolto la richiesta, impegnandosi ad avviare il progetto dal 2025 con percorsi formativi ad hoc».





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